Tra i motivi per cui la Sinistra non vince mai: il francescocostismo

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Francesco Costa è un pischello di 25 anni iscritto al PD che ha la passione delle elezioni. Ha un blog nel quale la maggioranza degli interventi sono pre-politici, contro… Berlusconi? No. Bossi? No. Fini? No. Socci, allora? Nemmeno. Il nemico numero uno di Costa sono Marco Travaglio e Beppe Grillo, in prima istanza, poi Di Pietro e De Magistris. In buona sostanza Francesco Costa deve essersi detto: siccome prendersela con gli avversari del Centrosinistra non sposta poi tanti voti, fammi sparare tanto fuoco amico contro quegli uomini alleati al PD che sono stimati da tanti miei compagni di partito e di coalizione. Fammi insultare Beppe Grillo e allo stesso tempo riprenderlo perché è volgare. Fammi fare la morale a Travaglio usando toni moralistici da Travaglio scalcinato e in minore. Fammi essere manicheo e giustizialista con Di Pietro, accusandolo di manicheismo e giustizialismo.

Tutto ciò naturalmente non fa che rafforzare il giudizio positivo di chi già pensa bene di Travaglio, di Grillo, di Di Pietro e di De Magistris, perché la programmaticità (e quasi sempre la gratuità) di questi attacchi è evidente agli occhi di un bambino. E fa anche allontanare dal PD chi invece ha tendenzialmente, di suo, un’immagine positiva di questi “nemici di Costa”. Nel frattempo, a Destra, se sapessero delle attività di Costa, si fregherebbero le mani e riderebbero, perché il gioco qui non è a somma zero, ma sempre a somma negativa: Francesco Costa non fa che alimentare incessantemente le sterili lotte intestine alla coalizione di centrosinistra. Coalizione che, in realtà, lui non vorrebbe nemmeno: è infatti un seguace di Veltroni, quello competente del PD, il grande stratega dell’andiamo da soli (ma anche con l’IDV) e vinciamo da soli (ma anche prendiamo un bagno di misura epocale e poi i miei mi costringono alle dimissioni).

Ora, noi ce la prendiamo sempre con i vertici del PD, e spesso a ragione. Ma c’è da dire che anche con militanti malati di francescocostismo, tutti intenti a sparare contro gli alleati e gli opinion leader della nostra parte, la sconfitta della Sinistra (e del PD)  è scritta nella roccia per gli anni a venire.

46 pensieri su “Tra i motivi per cui la Sinistra non vince mai: il francescocostismo

  1. Siever

    Eh purtroppo le nuove generazioni di democratici sono uguali alle vecchie (salvo rare eccezioni). Io le vedo operare in università: si credono già fini strateghi politici, sono moderatissimi, gerarchici, attentissimi a costruirsi un curriculum politico da spendere in futuro… e intanto perdono anche lì, la mia lista ha battuto la loro alle elezioni universitarie nonostante l’enorme disparità economica. Il motivo (oltre alla loro incredibile ideologia della moderazione)? Non spendono tutte le loro energie, non credono fino in fondo a quello che fanno e quindi, oltre a non essere disposti a faticare più di tanto, non trasmettono neanche agli altri la fiducia nel loro progetto. Tutto questo non per pigrizia o stupidità, ma per convenienza, in fondo quello che a loro importa è fare carriera, non fare politica.

    Ah, prendersela coi vicini politici dando loro degli estremisti è un fenomeno normale per questa triste generazione sempre preoccupata che siano gli altri a fargli fare brutta figura.

  2. Conosco e frequento quel blog da un po’ di tempo ormai. E hai ragione da vendere. Le posizioni di Costa, soprattutto in politica estera (Medio Oriente) e movimenti sociali in Italia, mi sono tristemente note. Sono d’accordo con te, la cosa più scoraggiante è l’atteggiamento di questi militanti più che della nomenklatura.

    Ma c’è da capirli. In Italia bisogna essere “fedeli alla linea”, sempre: quella del partito, della parrocchia, della corrente etc. Ché bisogna pur lavorare in qualche modo …

    Su una cosa non mi ritrovo. Seguace di Veltroni, dici? Non sono molto addentro, lo ammetto, ma credevo fosse in linea con Bersani adesso (dopo le ‘rivoluzioni giovanili’ Scalfarotto e Marino).

    Bel blog comunque, aggiunto ai feed.
    Ciao e buona giornata

  3. Antonio

    Detto spassionatamente, non concordo per nulla. Francesco Costa non fa altro che portare alla luce le numerose contraddizioni dei vari Travaglio, Grillo, Di Pietro e compagnia cantante, tutti presi nel proporsi come “gli ultimi puri della terra”. Costa non ha colpa alcuna. E’ mestiere del giornalista dire le cose come stanno. E, se vogliamo dirla tutta, Costa denuncia i celopurismi di sinistra tanto quanto le mostruosita’ di destra.

    Sparare sul Costa come simbolo dei problemi della destra italiana mi fa venire in mente una battuta di Luttazzi: “non prendetevela col comico. Non e’ il comico quello che bombarda l’afghanistan”.

  4. Antonio

    pardon, era:
    Sparare sul Costa come simbolo dei problemi della sinistra italiana mi fa venire in mente una battuta di Luttazzi: “non prendetevela col comico. Non e’ il comico quello che bombarda l’afghanistan”.

  5. Giannotta, ma guardi, se Costa non avesse la tessera del PD, se non facesse politica né militanza, le cose potrebbero anche stare come dice lei. I suoi lettori sarebbero per lo più di Destra, perché si avrebbe l’impressione che Costa sarebbe un elettore della Destra – alla Socci – che fa l’opinionista contro Travaglio, Di Pietro, De Magistris, Grillo, e tutto sommato non ci sarebbe nulla di male. Il punto è che Costa è anzitutto un iscritto del PD e un militante che, immagino, si impegni molto. E il suo blog, che concordo con lei, oggi come oggi non è importante al punto da essere conosciuto molto a Destra, è percepito soprattutto come il blog di un piddino militante e assai attivo. Io ci capito di rado proprio perché è insieme divertente e mortificante leggere delle analisi sempre a pera, e vedere come non faccia altro che sparare contro la nostra stessa parte, per lo più prendendo delle cantonate memorabili, altre volte invece dicendo pure cose condivisibili. In quasi tutti i suoi post si potrebbe commentare con la stessa frase: “Sì, vabbè, ma guarda che il nemico è a Destra, non a Sinistra!”

  6. Melone, ammetto che sull’attuale posizionamento correntizio di FC potrei sbagliarmi. Leggendo la sua biografia verrebbe da pensare che segue Veltroni. Di sicuro lo ha seguito. Generalmente le posizioni politiche di FC non le condivido, ma il problema non sono quelle, sono gli attacchi continui e scomposti contro la nostra stessa coalizione.

  7. Michele

    Come mi disse il mio dottore “se la sinistra continua cosi lui regnerà per altri 20 anni” .

    La politica mi ha molto deluso in questi anni. ho sempre tanta voglia di votare il partito degli astenuti….. ma alla fine ci casco sempre e vado a votare.

  8. Dario

    “ma il problema non sono quelle, sono gli attacchi continui e scomposti contro la nostra stessa coalizione.”
    E’ divertente vedere come sia possibile “criticare” duramente tutti gli esponenti del PD (ultima, il post: Il PD apre al presidenzialismo), ma non si può toccare Travaglio, pena lesa maestà.
    Per quanto mi riguarda, l’unico problema di Francesco Costa sono i suoi hamburger da Mc Donald

  9. Antonio

    Ma guardi, Anelli, che Costa e’ dichiratemente di sinistra. Il fatto che critichi Di Pietro, Travaglio, Grillo non ne fa un uomo di destra.

    Tra l’altro, Costa ha mosso critiche – motivate – anche a Veltroni, Bersani e pure a Marino. Altro che fedele alla linea, a me pare che Costa interpreti il concetto di Democrats all’americana: discussioni si’, purche’ motivate e sui fatti. Fatti che Costa cita sempre avanti a tutto. Non pugnette sulle opinioni personali.

  10. Leonardo

    Ma figuriamoci…quando mai in Italia si discute sui fatti!

    Già il fatto di parlare di Travagl-ISMO, Grill-ISMO et similia
    farebbe strabuzzare gli occhi ad un Americano.

    Ma la cosa triste è il deviazionismo, rispetto ad una linea politica inesistente, sollevato da un presunto appartenente
    alla opposizione interna…

    Poi nel merito se uno la deve pensare come il Corriere della
    Sera a quella età, vuol dire che è nato già vecchio e che morirà democristiano o sottosegretario con delega alla marina mercantile.

  11. Dario, gliela spiego come ai bambini delle elementari: un conto è criticare una singola posizione politica, per esempio l’apertura al presidenzialismo di un partito storicamente contrario al presidenzialismo per i famosi motivi che hanno portato la Costituzione italiana a prevedere un Presidente del Consiglio debole rispetto a un Premier forte o a un Presidente eletto; un altro conto è sparare contro una persona o delle persone specifiche, a prescindere da ciò che dicono, solo perché queste sono estremamente popolari nella propria parte politica. Quando la lotta politica la fai contro un uomo o più uomini della propria parte, fai una roba personalistica e tafazziana. Quando la fai contro una posizione politica, fai lotta politica interna.

    Io stesso, scrivendo questo post su FC mi sono premunito di ammettere che ogni tanto – semel in anno – le analisi di FC sono condivisibili, proprio perché non ho nulla di pregiudiziale nei suoi confronti.

  12. Ma a che serve sprecare un post su un ragazzotto presuntuoso, più furbetto che intelligente, interessato soprattutto a trovarsi un posto al sole? Serve a far starnazzare i piccoli costacloni, quelli che “i vari Grillo e Travaglio”?
    I commenti dimostrano che Berlusconi non è la malattia, è il sintomo. La malattia siamo noi italiani, ignoranti, presuntuosi, senza dignità e senza memoria.

  13. Alberto, in effetti mi sono posto il dubbio se dargli l’onore di un post o no. Però mi son detto, leggendo il suo blog due volte nell’ultima settimana, che aveva passato il limite. Siccome FC gode di seguito dentro al PD, sarà il caso di denunciare il metodo che adotta.

    Poi mi viene da ridere: Giannotta dice che FC fa il lavoro del giornalista e denuncia le magagne, dimenticandosi del suo ruolo politico non piccolo; e allora Marco Travaglio, senza tessere di partito in tasca, cosa fa? Perché se FC spara a zero solo sua parte va bene ad alcuni suoi lettori, mentre se Travaglio espone politici di tutte le parti, non va bene? Giannotta è sempre apodittico nelle sue affermazioni, però a ‘sto giro si è coperto di ridicolo.

  14. Fa un po’ ridere l’idea che il ragazzotto sia definito “giornalista” peraltro. Già siamo una categoria scadente. Se poi cooptiamo ogni portaborse perché scrive un blog o qualche fregnaccia su l’Unità, passiamo da “scadente” a “scaduta” in un battibaleno.
    Peraltro credo che il ragazzotto (che sembra un po’ un Sofrijrinbignardi-2 la vendetta) il credito lo trovi giusto presso qualche frangetta inconsistente.

  15. Antonio

    “La malattia siamo noi italiani, ignoranti, presuntuosi, senza dignità e senza memoria.”
    Lei, Biraghi, e’ incluso in questa categorizzazione estrema che fa degli italiani? E il padrone di casa Anellidifumo? Immagino di si’, altrimenti mi cascherebbe come un pero nel leghismo piu’ bieco del “noi e loro”.

    Le do’ un consiglio spassionato, Biraghi, che’ fondo mi fa tenerezza. Si limiti a parlare per se’ e per chi le sta vicino. Non tiri in mezzo ai suoi giudizi totalitari sugli italiani (tutti) anche brava gente che non conosce. Vedra’ che stomaco, milza e financo il cuoio capelluto ne trarranno sicuro giovamento.

  16. Antonio

    Anelli: ho sempre pensato che, quando ci si trova costretti all’angolo, ricorrere alle provocazioni personali sia la perfetta dimostrazione dell’incapacita’ al dibattito civile.

    Col Costa mi sono beccato piu’ volte sul suo blog, ma devo ammettere di non aver mai ricevuto risposte allusive e impertinenti come quelle che lei da’ spesso, quando viene incalzato e/o messo alle corde. Non e’ un caso che uno si stia costruendo la sua carriera come giornalista mentre l’altro no.

    Bon, un giorno mi spieghera’ perche’ le va il sangue alla testa cosi’ facilmente.

  17. Giannotta, come sempre io rispondo sui contenuti dei suoi commenti, lei invece attacca in modo vile e codardo sul piano personale. Facciamo finta che io abbia dovuto ripiegare sulla carriera accademica all’estero abbandonando il sogno di una vita di diventare giornalista: le pare accettabile, dignitoso sul piano umano scrivere “Non e’ un caso che uno si stia costruendo la sua carriera come giornalista mentre l’altro no.”?

    Ma soprattutto, cosa c’entra con il mio post?
    Io ho messo in luce un metodo usato da FC che secondo me è sbagliato, quello di attaccare lancia in resta degli opinion leader o maker della propria parte politica, quasi tralasciando la parte politica avversa. Non ho detto niente su di lui come persona, non mi permetterei nemmeno se lo conoscessi.

    Lei, che non sappiamo bene chi sia, arriva a qui a difenderlo? Benissimo, provi a rimanere sui contenuti. Non mi faccia scendere al suo livello, non mi faccia chiederle: “E lei, Giannotta, cosa fa nella vita? Esiste una pagina Wikipedia a suo nome? QUante entrate registra Google se scrivo ‘Antonio Giannotta’? Quanti libri ha pubblicato? Quante scuole l’hanno assunta? Quante università l’hanno assunta? Quanti giornali l’hanno pubblicata? Quanti premi di giornalismo ha ricevuto? Quanti dottorati e quante lauree ha conseguito?” Perché, vede, io sono convinto che ciascuno di noi sia l’artefice della sua vita e penso sempre che ciò che abbiamo fatto, poco o tanto che sia, sia frutto della nostra scelta, del nostro inseguire la nostra felicità e realizzazione, e non dell’aver dovuto ripiegare su qualcosa che non ci piaceva, come evidentemente crede lei. Cerchi di non applicare agli altri i suoi meccanismi, perché siamo tutti diversi.

    E, oltretutto, del grado di soddisfazione personale della sua vita, della mia, o di quella di FC, non ce ne frega poi niente. Noi qui stavamo discutendo in modo civile di un metodo sbagliato, quello del fuoco amico continuo nei confronti di un giornalista e di alcuni uomini politici di centrosinistra. Se ce la fa a rimanere sul tema, dica la sua e replichi a ciò che le dicono gli altri. Se invece viene a insultare e a offendere, si tolga di mezzo.

  18. Antonio: gli italiani sono un popolo il cui corpo elettorale al 50% approva Berlusconi e al 25% approva di essere rappresentato dal Piddì. Un 75% di imbecilli e/o ignoranti quindi, più che sufficientemente per giustificare il mio giudizio, peraltro ampiamente condiviso all’estero.

  19. Antonio

    Biraghi, lei evade la mia domanda. Gliela riporto per comodita’, cosi’ mi puo’ rispondere quando trova un po’ di tempo tra i suoi molteplici impegni:

    “La malattia siamo noi italiani, ignoranti, presuntuosi, senza dignità e senza memoria.”
    Lei, Biraghi, e’ incluso in questa categorizzazione estrema che fa degli italiani? E il padrone di casa Anellidifumo?

  20. Antonio

    Anelli: le rispondo sui contenuti. Costa parla sempre di fatti, come ogni giornalista dovrebbe fare. Motiva i suoi giudizi, quando li da’ (non sempre). Non parte “lancia in resta”, riporta fatti. Non “tralascia la parte politica avversa”, ma ne scrive quando lo giudica opportuno (e non sempre, spesso a sproposito, come fanno molti altri che straparlano di democrazia a rischio e rischio dittattura).

    Lo dico chiaro: io con quello che scrive Costa spesso non concordo. Pero’ Costa scrive di fatti e, sul suo blog, si risponde con fatti. Questo post invece contiene una congettura indimostrata e indimostrabile: che il francescocostismo (sic!) sia una malattia (ri-sic!) degli elettori di sinistra che ci fa perdere le elezioni (ri-ri-sic!). Dove sono i fatti qui? Che Costa riporta fatti spiacevoli per Grillo, Travaglio e Di Pietro? Si’, e allora? forse rende quei fatti meno veri o poco interessanti?

    Personalmente apprezzo Costa perche’ espone fatti (f-a-t-t-i, non intenti o metodi o dichiarazioni) sui quali motiva le sue opinioni. Trovo che il Costa sia una persona “scomoda” da avere a sinistra, perche’ e’ acuto a sufficienza per esternare con precisione le magagne anche di chi si crede perfetto – lo fece anche con Marino alle ultime primarie, ricordo – e ha una precisa idea della sinistra che vorrebbe (all’americana, progressista e dal confronto aperto).

    Qui invece ci si fanno pugnette sul metodo del Costa (?) sul fatto che Costa sia o no un “giornalista” (Biraghi e’ sempre il migliore) o altre corbellerie che coi fatti centrano come i cavoli a merenda. Soprattutto, in tanti botta-e-risposta che ho avuto col Costa non ho mai rischiato di scivolare sul personale. Cosa che su questo blog, accade oramai fin troppo spesso da un po’ di tempo a questa parte.

  21. E sta’ a vedere che se lei scivola sul personale contro di me, ora la colpa è mia. Ma per favore, si dimetta da se stesso.

    Sui contenuti: anche io sto sui f-a-t-t-i. Dico che FC parla sopratutto contro personaggi della propria parte politica. (Fatto). Dico che questi personaggi che sono attaccati, non sono attaccati in modo politico, ma pre-politico, come per esempio quando si paragona l’insulto relativo all’aspetto fisico di un presidente del Consiglio alla candidata Bresso, con l’inciso di una frase di un editoriale di un giornalista nei confronti di un candidato uomo della propria parte a elezioni perse. FC sa di certo che le due situazioni non si possono mettere sullo stesso piano, eppure ce le mette (fatto). Io dico che Di Pietro, Grillo, Travaglio sono personaggi amati da moltissimi elettori, sia di centrosinistra che fuori dai due poli (fatto). E dico che attaccare sul proprio blog questi personaggi, essendo soprattutto un militante (fatto: FC ha la tessera del PD) e non un giornalista, è un fatto che produce scontento tra gli elettori della PROPRIA parte politica, non certo tra quelli che votano PDL e che odiano quei personaggi tanto quanto li odia FC.

    DIco anche che questo metodo di Costa produce ulteriore astio nella nostra coalizione (fatto, suffragato nel suo piccolo anche da questo scambio tra lei e me) e dico che di tutto ciò chi è di Destra si frega le mani (questo non sarà un fatto, ma mi pare ovvio). Aggiungo poi che liquidare il fenomeno Cinquestelle dicendo che Grillo è un “fascista-qualunquista-ipocrita” è un giudizio pre-politico, è un insulto (fatto) ed è anche un giudizio politico sbagliato, perché significa continuare ad avere ogni giorno sempre più nemici (fatto). Cinquestelle è un fenomeno politico, ormai rilevante (fatto). Noi possiamo continuare a ignorarlo/denigrarlo, oppure cercare di costruirci un’alleanza assieme, partendo dal fatto che il loro programma ha punti che possiamo condividere anche noi (fatto). In politica, quando un avversario si presenta alle elezioni e non ti fa vincere, non ci si mette a piangere dicendo “Se non si presentavano gli altri, vincevo”. Si cerca di soppesare il peso dei popoli altrui e si vede se puoi permetterti di aprire un nuovo fronte, o se invece puoi trovare un nuovo alleato. Insomma, in politica si deve cercare di essere maturi, non bambini livorosi. Anche a me è dispiaciuta la sconfitta di Bresso per 9000 voti, ma non me la posso prendere con Cinquestelle, che di voti ne ha presi 90.000. Devo cercare di capire come mai è andata così bene e rapportarmici, non insultarla.

  22. Infine, ribadisco: Marco Travaglio ha addirittura fondato un giornale che si chiama IL FATTO QUOTIDIANO. Lui sì che fa sempre e solo giornalismo. Ricorda f-a-t-t-i, ricorda frasi, ricorda condanne, fa indagini basate sui fatti.

    A FC il metodo di lavoro di Travaglio non piace proprio per niente, per cui non mi venga a dire che FC scrive di fatti. Lui prende di mira Travaglio (e gli altri) usando la tecnica del character assassination, che è sempre sbagliata e improduttiva, ma che se proprio vuoi utilizzare, abbi almeno la cautela di utilizzarla contro la parte politica opposta, non contro gente che è nella tua coalizione e che è amata da tanti tuoi compagni o co-elettori.

  23. Nicola

    Seguo il blog di Costa perché ogni tanto capita di trovare qualche link interessante di politica estera.

    Salto a piè pari tutti i suoi interventi su Travaglio & C. considerandoli scadenti, spesso assolutamente puerili. Trovo molto curioso che preferisca segnalare ai suoi lettori le pagliuzze dei giornalisti del Fatto e non trovi mai il tempo di soffermarsi sulle travi che ingombrano il campo opposto (per restare alla stampa, non mi pare di aver mai letto un suo commento su forma e contenuti di Giornale, Libero e compagnia; in compenso il blog trabocca di rimandi ad articoli di Facci)

    Costa è di destra? E’ di sinistra? Personalmente non mi importa (noto solo, en passant, che su anobii plaude – cinque stelle! – alle ultime fatiche letterarie della Fallaci: da brivido). Quello che interessa è che le sue “analisi” di politica interna sono sempre molto povere e tendono compulsivamente alla ripetizione di una serie di mantra scopiazzati oltreoceano. D’altra parte, da chi si è formato politicamente sulle puntate di West Wing e gioca a fare lo “spin doctor” non credo sia legittimo aspettarsi molto di più.

    Detto tutto questo, sono certo sarete vi sarete accorti che sul pianeta stanno capitando cose interessanti. Quando Costa sarà il nuovo Velardi del PD, potremo anche riparlarne. Ora che a filarselo è giusto Sofri jr, direi che non vale la pena di proseguire. Sottoscrivo quindi la mozione del compagno Biraghi e voto per passare oltre.

  24. Filippo

    Off Topic: Anelli certo che in giro circolano certi Troll… Evidentemente non hanno proprio un cazzo da fare….

  25. Antonio

    Perfetto Anelli:

    Dico anche che questo metodo di Costa produce ulteriore astio nella nostra coalizione (opinione personale, lo scambio tra lei e me non prova affatto che Costa produce astio nella coalizione) e dico che di tutto ciò chi è di Destra si frega le mani (speculazione indimostrata). Aggiungo poi che liquidare il fenomeno Cinquestelle dicendo che Grillo è un “fascista-qualunquista-ipocrita” è un giudizio pre-politico, è un insulto (opinione personale) ed è anche un giudizio politico sbagliato, perché significa continuare ad avere ogni giorno sempre più nemici (Speculazione. FC ha sempre piu’ nemici? Indimostrato. Per quel che dice Costa il PD ha sempre piu’ nemici? Indimostrato). Cinquestelle è un fenomeno politico, ormai rilevante (fatto). Noi possiamo continuare a ignorarlo/denigrarlo, oppure cercare di costruirci un’alleanza assieme, partendo dal fatto che il loro programma ha punti che possiamo condividere anche noi (fatto misto a opinione personale. Che abbia punti in comune nel programma e’ un fatto, che bisogna per forza allearsi no). In politica, quando un avversario si presenta alle elezioni e non ti fa vincere, non ci si mette a piangere dicendo “Se non si presentavano gli altri, vincevo”.

    Dunque abbiamo un pastone di fatti (pochi) misti a opinioni personali, speculazioni (alcune vicine all’insinuazione) con chiusura perfetta: per il signor piddi’, per vincere le elezioni fate cosi’ cosi’ e cosa’. Come ho gia’ scritto, non meraviglia che Costa sia un giornalista che si sta costruendo la carriera mentre lei no.

  26. Antonio

    Fa poi abbastanza pena notare che Costa sia considerato non più come un “compagno che sbaglia” ma come un avversario politico per il semplice fatto di criticare il metodo di Travaglio (che non ha la tessera di partito ma si presenta ai comizi con Di Pietro e va in piazza con Grillo). Salvo poi notare che il “bombardamento a sinistra” imputato a Costa e’ merce comune su questo blog da parte dell’autore – che non perde occasione per criticare il PD – e da parte dei commentatori piu’ stimati come Biraghi, che si fa vivo solo per bombardare Penati (ma Biraghi ovviamente fa bene).

  27. Giannotta, quindi mi faccia capire. Se io dico che lei è un “fascista-qualunquista-ipocrita” questo non sarebbe un insulto, ma un’opinione personale? 😀

    Cosa posso rispondere davanti a chi sostiene una cosa del genere? Nulla. Creda pure alla sua realtà fabbricata su misura.

    Lei davvero pensa che chi segue Travaglio, Grillo, Di Pietro non si inispettisca a leggere i giudizi di FC su questi personaggi (qualora li leggesse, chiaro). Davvero pensa che dare del fascista o dell’autoritario a destra e manca all’interno della propria coalizione non produca tossine? Ma in che mondo vive?

    Biraghi: io spesso non condivido il modo che ha di esprimersi, ma ammetto che esprime dei sentimenti molto comuni fra gli ex elettori del PD. Chi ha la tessera del PD (non io) dovrebbe porsi il problema di come RECUPERARE il voto delle migliaia di Biraghi, non prenderlo di mira. Biraghi, in ogni caso: non scrive sull’unità, non guida le campagne politiche di esponenti del PD, non è iscritto al PD. Se Biraghi dà del fascista a Grillo, questa cosa non contribuisce ad alzare la tensione fra popolo PD e popolo Grillo. Se lo fa FC, per quanto lo veniamo a sapere solo noi che leggiamo di tanto in tanto il suo blog o i suoi pezzi sull’Unità, sì.

    Insomma: Biraghi è privato cittadino. FC non più. Ecco perché gli ho dedicato un post intero.

    Infine: quando io critico un D’alema o un Veltroni, in genere riassumo la lenzuolata di errori politici che hanno inanellato. Non mi limito a dare del “fascista, qualunquista, ipocrita” o analogo a questi due esimi rappresentanti del PD. E, ça va sans dire, io pure sono un privato cittadino. Se ricoprissi una carica di qualche rilievo nel PD, cercherei di esprimermi in modo sempre duro contro chi sbaglia, ma facendo ancora più attenzione a non insultare. FC non ha capito che dietro alle persone che lui insulta su base quotidiana ci sono dei popoli. Ci sono milioni di elettori, e insultare i loro leader è come insultare loro. Per chi fa il politico, è un errore madornale.

  28. Antonio

    Commento solo questo, caro Anelli: “se Biraghi dà del fascista a Grillo, questa cosa non contribuisce ad alzare la tensione fra popolo PD e popolo Grillo. Se lo fa FC, per quanto lo veniamo a sapere solo noi che leggiamo di tanto in tanto il suo blog o i suoi pezzi sull’Unità, sì.”

    Guardi che non mi ha ancora portato alcun elemento concreto a dimostrazione del fatto che quel che scrive Costa – un ragazzotto che si fila solo Sofri, come la convincono Biraghi e Nicola – contribuisca ad alzare la tensione piu’ di quel che scrive lei sul suo blog. Perche’ Costa ha una tessera in tasca? Una tessera non trasforma alcuno in opinion maker. Inoltre non e’ nemmeno chiaro quali sono i fatti che la portano a concludere che i migliaia di astenuti lo fanno tutti per ragioni riconducibili a quelle di Biraghi (e non ad altre che Biraghi manco lo scalfiscono). Ancora una volta, lei cita le sue personali convinzioni e le trasforma in fatti.

    E poi, un’ultima domanda: se FC alza la tensione con i suoi post anti-Travaglio, Grillo che dava del Topo Gigio a Veltroni cosa fa alla “coalizione”? No, per capire se FC e’ il male della sinistra mentre Grillo e’ il salvatore della patria.

  29. Dici molto bene Sciltian a proposito dell’iscrizione al Piddì. Il problema non è il ragazzotto viziato e spocchioso di cui inopinatamente parli (ne vediamo da decenni di tipi così), ma ciò che lui incarna: il conflitto d’interesse perfettamente bipartisan. Fassino “abbiamo una banca” non è diverso da chi fa leggi per parare il culo corrotto di Berlusconi.

    In questo contesto il termine “giornalista” è troppo spesso abusato (soprattutto a causa dell’ignorante superficialità dell’esercito di antonii che infestano il Paese). Un giornalista iscritto a un partito è una contraddizione in termini che grida vendetta. Giornalista era Montanelli che rifiutò lo scranno di senatore a vita, giornalista è Travaglio che commenta senza altro padrone che se stesso, giornalista – si parva licet…. – sono io che dal 1979 campo facendo giornali in assoluta indipendenza politica, economica e intellettuale.

    Ma questi cono temi troppo alti per un trolletto idiota come Antonio, non è roba da discutere con lui. Grazie per l’ospitalità.

  30. ale

    Antonio,
    ma se davvero pensa che FC non conti un piffero e che questa volta Sciltian l’ha fatta fuori dal vaso, mi spiega perché tanto spreco di energia e di tempo per commentare questo post?
    Mah….

  31. Bernardo

    Marco Travaglio ha vinto il premio come miglior giornalista europeo che opera in Pesi a liberta’ limitata che ogni 3 anni l’Associazione Stampa Tedesca assegna, quindi credo che sia il giusto ruiconoscimento internazionale.

    Qui in Italia govenano dei mascalzoni piduisti, puttanieri e collusi: ovvia che insultino Travaglio e DiPietro e Grillo.
    Ovvio anche, purtroppo, che ci siano imbecilli anche nella sinistra!

  32. In effetti l’intervento di Bernardo è corretto. Travaglio non piace soprattutto ai piduisti e ai criminali che militano nella Destra, ma ogni tanto salta fuori qualche mente poco illuminata (forse è solo per invidia?) che gli spara contro in modo sistematico.

    Io ho profonda stima di Marco Travaglio. Credo che sbagli rarissimamente. Ma ogni tanto sbaglia anche lui. Quindi non lo santifico, ma lo valuto in modo sereno: un immenso testimone del nostro tempo che si limita, a dire il vero, a ricordare i fatti nella loro crudezza, picchiando, da bravo reporter, a destra e a manca. Non capisco perché questo suo lavoro semplice e banale, alle volte perfino pedissequo e mancante di indagine personale, se vogliamo muovergli una critica giusta, un lavoro che però nell’italia di oggi diventa lavoro da eroe civile, possa essere in odio a chi non ha nulla da nascondere. FC prende di mira Travaglio continuamente. Secondo me è una immane cantonata, per essere gentili.

  33. Giannotta, il linguaggio di Grillo è studiato in molti dipartimenti di politologia, perché è un’inedita commistione fra il linguaggio del comico che fa satira e il linguaggio del leader politico. La commistione è dirompente, ma vincente.

    FC attacca Grillo perché si scandalizza del suo sovente turpiloquio. Ok, FC si scandalizza facilmente, ma ci può stare il ritenere i “vaffa” di Grillo offensivi, anche se non si è educande. Mi si spieghi allora perché FC per attaccare Grillo lo insulta!

    Come dicevo nel post: FC stigmatizza la forma e il contenuto di uomini politici o della stampa molto diversi tra loro. Ma per criticarli finisce per usare la loro stessa forma e un contenuto assai più arrabattato, in questo dimostrando la sua pochezza intellettuale.

  34. Antonio

    @ale
    sono i privilegi di chi e’ (quasi) in pensione: un sacco di tempo da spendere come si preferisce.

    @anelli
    che il Costa le stia poco simpatico e’ assodato. Ma io le ho fatto una domanda sull’approccio del Grillo (e dei M5S) al dialogo. Approccio identico a quello che lei ritrova nel Costa e che, parole sue, e’ causa ultima delle continue sconfitte nella sinistra. Gliela ripropongo. Sperando che stavolta risponda:
    se Francesco Costa alza la tensione con i suoi post anti-Travaglio, Grillo che dava del Topo Gigio a Veltroni cosa fa alla “coalizione”?

  35. Antonio

    @Biraghi
    parlare di buon giornalismo citando come esempio se stessi al fianco di Montanelli (!) e Travaglio (!!). Che narcisismo disgustoso.

  36. il dramma è che le nuove genereazioni non sono soltanto uguali alle precedenti, spesso sono anche peggiori… ho sentito troppe volte dei dibattiti di giovani e vecchi sul futuro e ho sentito troppe volte le uniche proposte lucide e fantasiose fatte da chi di anni ne aveva più di cinquanta…

    non è un problema di cattiva gioventù, però, è un problema di attrattività di un partito: (quasi) nessuno che ha meno di trent’anni, delle idee fresche e una voglia di fare può trovare un motivo per iscriversi ad un partito come il PD, dove la militanza ormai si risolve nel sostegno (o nella critica) al leader…

  37. Mj

    Io non avrei niente in contrario contro Costa, anche quando utilizza molto tempo a fare le pulci a Travaglio. Soprattutto perchè il tizio ( che mi sorprende scoprire solo 25enne) non mi sembra brillare nè per orginalità nè di scrittura nè per talento. Anche se dato che ha già un modo di pensare ” governativo” alla Riformista, o Europa , per dire , è possibile che abbia una buona carriera davanti a sè. Il punto è che non solo gli fa le pulci, ma spesso lo fa ricorrendo a tipi come Facci. Ora, quando io gli ho chiesto sul suo blog perchè desse tanto credito a Facci, soprattutto il FAcci che viviseziona Travaglio, Costa mi ha rimandato ad una sua FAq il cui titolo era ” perchè è importante fare il debunking di Travaglio” Risposta, perchè è importate cercare la VERITA’. Ottimo. Ottimo e abbondante. E per cercare la verità ti accodi a Facci?

    Ora, io non discuto che Facci possa interessare ( in fondo, per gente di bocca buona può anche fornire brividi a buon mercato) , ma citarlo, linkarlo perchè si ” cerca la verità” mi sembra davvero o stupido, o ” ingenuo” oppure in mala fede. Per dire, questo scambio tra me e lui è avvenuto dopo che lui aveva linkato un post di Facci in cui Facci accusava Di Pietro delle peggiori nefandezze. Fonte, una sentenza da cui venivano soprattutto riportate le parole di Gorrini. Che nel processo SU Di PIetro era stato già bollato dai magistrati come menzognero. E Facci, come niente fosse, citava questa fonte ” al di sopra di ogni sospetto” come accusa contro Di Pietro. E Costa linka. Perchè è in ” missione per conto della verità” Ora, ok, Facci fa Facci, deve soddisfare i suoi fan ma Costa, esattamente, CHE CASPITA voleva fare? Quindi io gli chiederei semmai conto di questa incongruenza. Anzi, gliel’ho già chiesto, ricevendone una risposta molto generica. E per confermare la bontà della sua scelta di linkare Facci per cercare la ” verità” scrive che Facci non è mai stato condannato per querela o diffamazione. Ora, avete mai provato a cercare le condanne o le infinite transazioni dei capi di giornale di Facci?

    E veniamo a Grillo e TRavaglio, Di Pietro, etc. Tempo fa Costa scrisse un luuuuuuungo post in cui spiegava perchè non avrebbe partecipato alla manifestazione del popolo viola. Tante parole, ma il succo era ” perchè non sopporto grillini , di pietristi , Dio, che popolaccio. Perchè QUELLO era il motivo. Ora, io non voterei mai Grillo , a meno che non ci sia un buon candidato, ma stimo Travaglio e , abbastanza, Di Pietro. E mi chiedo perchè i ” riformisti” o certi progressisti, ritengano che si può e in alcuni casi si deve arrivare a capire le ragioni di leghisti e anche dei forzaitalioti e non si può fare lo sforzo di capire questa gente che bene o male ha interessi in comune con gli elettori di sinistra.

    ( queste sono le ragioni più ” politiche” della mia critica verso i tipi alla Costa. Ma in verità, per me Costa sarebbe off-limit anche solo per l’uso che fa della parola ” giustizialismo” , pefettamente uguale a quello dei più sfegatatati e sedicenti” garantisti” del CDX. Quelli più ipocriti e in mala fede, intendo.

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