Mese: gennaio 2016
Comunicazione di Servizio
StandardQuando Francesco Ciabattoni scrive, una buona regola è che poi noi si legge e si impara qualcosa. Accattatev’illo, sientit’ammè. Un libro sul rapporto fra cantautori italiani e la citazione letteraria è una di quelle letture che vi fanno fare una figura porchissima in ogni circostanza, anche la più snob.
Beh, non proprio, più pubblicità interna.
Esce oggi il libro del CdV, intitolato “La citazione è sintomo d’amore” (cantautori italiani e memoria letteraria)
Sembra il minimo esporre alla notizia tutti e 90 i lettori giornalieri di questo blog.
Si può acquistare qui: http://www.ibs.it/ser/serfat.asp?site=libri&xy=La+citazione+%E8+sintomo+d%27amore.
Con questo saluto quel minimo di anonimato che mi ero costruita, ma è per una buona causa. Se non le comprate, le copie resteranno sulla nostra libreria rubando prezioso spazio ad altre opere, che dovranno sostare sul pavimento, creando grande azzardo a tutti gli abitanti della casa.
Scherzi a parte, è un libro bellissimo. Sul serio.
A cosa può servire la pubblicità nel XXI secolo
StandardLo spot della Campbell con i due papà gay che danno da mangiare a loro figlio è dell’ottobre 2015. Io però l’ho vista solo oggi, quindi la prendo come un simbolo di quante cose utili alla società si possono fare all’alba del 2016 con appena 40 secondi di annuncio pubblicitario. Se non ho capito male, questo spot per ora è disponibile solo sulla rete, ma mi auguro che presto lo si possa vedere sulle tv d’Occidente (in Italia, magari, fra 10 anni). Mi limito a postare la clip perché su questo tema sento che potrei scrivere uno dei post più lunghi degli ultimi 10 anni, e tutto sommato alla fine so di avere un pubblico d’élite che sa capire tutti i risvolti socio-politici di questa iniziativa anche da sé, senza bisogno che ve li sottolinei io. Buona visione.
Le letture del 2015
StandardQuattro volumi letti in più rispetto al 2014, ma in complesso meno pagine. Letture piuttosto eclettiche, in questo 2015, che hanno riflesso le differenti stagioni di un anno vissuto stranamente. Da settembre, poi, sono stato inondato dalle letture di Filosofia e Storia, in virtù della nuova posizione da insegnante di liceo. E devo dire che questo è uno degli aspetti che preferisco rispetto al mio nuovo lavoro: poter leggere tanti libri di Filosofia, come purtroppo mai avevo potuto fare. Verrà poi il tempo del ritorno alle letture di Storia, ma lì sarà una passeggiata di salute.
Anobii in questo anno ha cambiato proprietà e ha rinnovato la sua grafica. C’è ancora moltissimo da fare per migliorare, ma un passo alla volta spero migliorerà.
Censurato Gayburg, protestiamo con #FreeGayburg
Standard#freeGayburg
Fatemi un piacere, andate su Google e cercate “Gayburg“. Lo so che conoscete già uno dei siti italiani più autorevoli e interessanti, capace di parlare senza troppi giri di parole di diritti GLBT documentando in modo puntuale le menzogne omofobe che i gruppi cattofascisti rivolgono alla comunità omosessuale. Ma vi prego, fatelo.
Non c’è nessun risultato, vero? Esatto, Gayburg è scomparso dal motore di ricerca più importante del mondo, non è più possibile condividere sui social i suoi articoli e se digitate per esteso l’url del sito http://gayburg.blogspot.it vi apparirà questa frase:
In seguito a massicce segnalazioni da parte di ignoti, la piattaforma Blogger ha deciso di limitare fortemente Gayburg, trattandolo alla stregua di un sito pornografico, con contenuti sensibili da non rendere pubblici.
I paladini della (loro) libertà di espressione hanno vinto e sono riusciti a spegnere la voce della verità.
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