La CGIL è conservazione e reazione al progresso. Il sindacato dei garantiti e dei pensionati.
La CGIL è diventata, addolora constatarlo, il ricettacolo del peggior conservatorismo d’Italia.
L’avevamo capito da tempo, ma con l’umiliante inchino alle elemosine del governo Conte la CGIL di Susanna Camusso ha squarciato definitivamente il velo che nascondeva il suo vero profilo: quello di una corporazione interessata solo ai diritti (in qualche caso ai privilegi) già acquisiti e totalmente sorda al grido di chi un lavoro non ce l’ha.
La povertà di visione della più gloriosa associazione sindacale d’Italia è stupefacente. Lascia attoniti, in particolare, la loro capacità di ignorare completamente le dinamiche attraverso le quali nell’economia di mercato il lavoro si forma, si consolida, produce ricchezza che può essere condivisa e distribuita.
Il fenomeno che merita l’interesse di Susanna Camusso e del suo sindacato è uno solo: la conservazione del posto.
Non c’è altro pensiero, altro riflesso, altra preoccupazione in CGIL che il pedestre conteggio dei posti di lavoro…
View original post 294 altre parole