The Position Of Women In Fascist Society

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Mica tanto per idioti.

An Idiot's Guide to Mussolini

Women in fascist society were to be ‘submissive women and strong mothers’. At school and in fascist youth organisations this role was highly emphasised to young girls. For Mussolini, the ideal woman would be a peasant, living in the countryside, happy to raise her large family according to traditional values – much like his own wife, Rachele.

After the reconciliation between the church and the fascist regime, the aims and policies of Mussolini towards the family were strongly reinforced by Catholic teachings on issues such as motherhood, birth control and abortion. In 1930 Pope Pius XI issued a papal encyclical, Casti Conubi, to re-state the importance of parental authority and discipline in the home.

Fascist propaganda liked to denounce the slim, sophisticated modern woman, and idealised the rounded, maternal, submissive wife and mother, but many Italian women wanted to look like fashion models and films stars they saw at the…

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Cazzi vostri

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Scrive Politica per Jedi, e io condivido.

Politica per Jedi

Dispiace, perché siamo tutti italiani.

Fa male, perché in una comunità degna di questo nome la sofferenza e le disgrazie di uno sono quelle di tutti.

Mortifica ancor più, perché la traiettoria di rapido declino che imboccherà il Paese con un governo legastellato è una certezza assoluta, che poteva essere scongiurata con un voto un po’ meno autolesionista di quello del 4 marzo scorso.

Ma ce la si è messa tutta nell’ultima legislatura, e non è servito; quindi è arrivato il momento di recapitare un primo carico di “cazzi vostri” ai legittimi destinatari.

Ai pugliesi, e segnatamente ai 20mila che campano di Ilva: cazzi vostri.

Ai lavoratori dipendenti con redditi bassi, che si ritroveranno pagati quanto un fancazzista e tassati quanto il loro datore di lavoro: cazzi vostri.

Agli immigrati, e al loro sogno di una vita finalmente meno grama: cazzi vostri.

A tutti quelli a cui piacerebbe vivere in…

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Diario di bordo di un tutore e di un migrante non accompagnato #5

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Rimbalzo dal blog di Cristiana.

NON SI POSSONO FERMARE LE NUVOLE

Durante le giornate di formazione (noi “non del mestiere”) ci stupivamo di molte cose. O per lo meno non ci aspettavamo di parlare così tanto di quegli aspetti. Come nominare un difensore d’ufficio, cosa fare in caso di arresto del minore, cosa chiedere. La parte sull’ascolto e sul disturbo post traumatico da stress invece ci sembrava la parte più scontata. Alcuni hanno anche mollato dopo quei racconti, forse attirati lì pensando che fare il tutore legale fosse fare il genitore affidatario di qualche bimbetto zompettante arrivato tra le loro braccia per la morte tragica della madre su un barcone. L’ho già scritto, lo ripeto e durante la formazione si spinge tantissimo (giustamente) su questo punto: la maggior parte dei minori migranti NON accompagnati sono maschi tra i 15 e i 18 anni. In molti casi (e in alcuni casi ci sono stati fenomeni organizzati) si arriva senza documenti, magari si…

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