University of Ottawa

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uottawaSì insomma, sono entrato per una discreta botta di culo lo scorso ottobre e ho fatto una carriera piuttosto fulminante. Ora, dopo appena tre mesi, insegno tre corsi, tutti miei, fino ad aprile e ho il titolo di “Professor” che fa sempre un po’ impressione. In totale un centinaio di studenti, devo dire tutti in gamba, rispettosi, studiosi e pure piuttosto simpatici. Alcune aule sono davvero spaziali, con podi elettronici che si alzano e si abbassano pigiando un bottone, proiettori, videocamere di servizio, giochi di luce e schermi touchscreen da azionare con una tesserina magnetica. La cosa buffa è che io tutta questa tecnologia la uso pure, ma alla fine un sano gesso e la lavagna servono sempre. Il campus è urbano, come spesso succede in Canada, abbastanza ben collegato coi trasporti pubblici. Io ci vado in macchina, giacché abito in una casa bellissima sul fiume che si trova circa allo sprofondo rispetto al campus. In questi gelidi giorni di gennaio, qui sono tutti eccitati perché finalmente il canale che vedete in foto è gelato al punto da essere aperto al pattinaggio. Contenti loro, contenti tutti… scherzi a parte, sui pattini sono migliorato: ora cado meno.

Ho deciso di rifiutare la candidatura alla Camera dei Deputati

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no-thank-you-jpg_bBene, ora posso rompere il silenzio sulla questione. Poco prima di Natale ho ricevuto una lusinghiera offerta per una candidatura alla Camera dei Deputati da parte del Nuovo Partito d’Azione, che si presenta all’interno della coalizione Rivoluzione Civile, con Antonino Ingroia premier. Candidatura davvero lusinghiera a cominciare dalle sue motivazioni: veniva come riconoscimento del mio contributo intellettuale, che “dà lustro” al contributo politico del NPdA del 2013.

Dopo averci a lungo pensato, e benché il NPdA sia di sicuro il partito che sento più vicino alle mie convinzioni ideologiche, ho deciso di non accettare la candidatura.

Il motivo è molto semplice: ritengo Pier Luigi Bersani un candidato presidente del Consiglio migliore di Antonino Ingroia. E voglio rimanere libero di dirlo, di scriverlo pubblicamente. Converrete che non avrebbe avuto grande senso essere di questa idea e candidato per una lista che concorre contro Bersani. Certo, è possibile che a elezioni svolte, fra Rivoluzione Civile e Bersani ci sia poi una forma di non belligeranza, se non proprio una collaborazione. Ma questo è nelle braccia del futuro: a oggi non lo sa nessuno se le cose andranno effettivamente così, e per me non è abbastanza per spendere hic et nunc il mio nome in favore di Ingroia premier contro Bersani.

E’ tuttavia molto probabile che all’interno della Lista Rivoluzione Civile per il Lazio ci sia almeno un candidato che è un amico carissimo, e dal quale comprerei un’auto usata a occhi chiusi. Una persona che ha speso la sua (ancora giovane) vita per la difesa dei diritti civili e che, se sarà eletto, non potrà che far bene in Parlamento. Ma d’altra parte di cari amici candidati quest’anno ce ne sarà più d’uno, e per coalizioni concorrenti fra loro (in Rivoluzione Civile, nel PD, nella Lista Monti; mancheranno, a queste elezioni, solo due che spero ci siano al prossimo giro: Cristiana Alicata e Francesco Clementi, entrambe nel PD). La cosa che mi consola è sapere che sono tutte persone specchiate, oneste, competenti all’ennesimo grado, progressiste (chi più, chi meno, almeno in economia) e laiche. Potenzialmente, tutte candidature che starebbero bene in un Nuovo Partito d’Azione che si collocasse nel suo alveo naturale di centro-sinistra, anziché in alleanza con la Sinistra di Rifondazione e PdCI, contro i partiti d’ispirazione socialdemocratica (SeL, PD, PSI).

Son tempi di grande confusione sotto al cielo, e non è detto che la mia scelta sia quella giusta, lo so io per primo. Ho scelto di tentare di non contribuire alla confusione, con un rifiuto che, spero, sarà capito e apprezzato almeno da chi mi legge abitualmente. Ringrazio Pino A. Quartana e Lorenzo Vantaggiato per l’offerta e la stima.