Che poi, io lo chiamerei “libro elettronico”, visto che altrimenti pronunciamo “Book” in modo maccheronico, all’italiana.
Si ringraziano: Francesco Gatti, Claudia Campanelli, Piero Giorgi e tutta la redazione di Playlist di Rai News 24.
Che poi, io lo chiamerei “libro elettronico”, visto che altrimenti pronunciamo “Book” in modo maccheronico, all’italiana.
Si ringraziano: Francesco Gatti, Claudia Campanelli, Piero Giorgi e tutta la redazione di Playlist di Rai News 24.
Ah, si parla dei famosi “IBUC”, giusto?
Sì, venduti da quelli che c’hanno lo “STOR” hahahahaha!
Figo, con la barba! Ma di molto, figo!
Ambra, ma grazie!!! Penso anche io di starci bene… nonostante ciò che dice la mi’ mamma!
Mi sa che quando torno a dicembre a roma devo vedere meglio come funziona. E se riesco a leggere un libro così … non credo di essere un “feticista” dei libri (ma forse un po’ … cmq sicuramente lo sono dei dischi) però non riesco molto a leggere dagli schermi in genere.
E poi se uno legge l’ibuk a letto e si addormenta gli casca e si rompe? e sulla spiaggia la sabbia non lo massacra?
Certo potrebbe essere una svolta dall’estero, potrei leggere i libri in italiano senza dover fare trasporti pesanti dall’italia …
Riccardo, secondo me con la sabbia l’ibuk si rovina. Oddio, anche il libro di carta ne soffre.
quindi mi consigli di continuare a portarmeli su e giù da paris a roma?
comunque a dinkytown nel negozietto di libri usati ce ne stanno pure in italiano!!!
No, riccardo, se per caso puoi evitare, evita. Portarsi i libri appresso è sempre una tale scocciatura!