Non si uccide così Radio Rai Due

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Per ironia della sorte, da quando vivo all’estero sono diventato un fedelissimo ascoltatore delle radio italiane, che ascolto in streaming sul computer, amplificato dalle casse Centrios collegate al portatile. Per via del fuso orario, ascolto trasmissioni che sono in orari non molto potabili quando si vive in Italia, tipo quelle del primissimo mattino, oppure del pomeriggio italiano.

Radio Due Rai era una rete con una fisionomia formidabile. Presentava, fino a fine 2009, un filotto di programmi garbati, intelligenti, di cultura ma non troppo ermetici o per iniziati. Li alternava, spesso, a trasmissioni leggere ma intelligenti (Il ruggito del Congilio), che presentavano una comicità surreale (610) oppure meno sottile, ma sempre gradevole (Ottovolante). Insomma, Radio Due Rai era “il giusto mezzo”, tra una radio educata e acuta ma non per iniziati, e una radio easy, ascoltabile anche per rilassarsi e distrarsi. Non è più così, anche se per fortuna i tre programmi citati non sono stati ancora cancellati.

Dal 1° gennaio 2010, per volontà del nuovo direttore di rete, Flavio Mucciante (scrivetegli a flavio.mucciante@rai.it ma lasciate ogni speranza voi ch’intrate, è stato nominato da questo governo il 3 agosto 2009), Radio Rai Due ha subito una rivoluzione. L’intento era quello di svecchiare il palinsesto, introducendo programmi più freschi e giovanili. Poteva essere una scelta giusta, magari rischiosa ma giusta, se si fossero individuati dei nuovi talenti giovani in grado di sostituire personaggi in effetti tronfi, come Baby Sofri che conduceva “Condor”, programma comunque piacevole e ascoltabile, grazie soprattutto a Matteo Bordone. O anche se si fosse andati oltre la scelta dei conduttori “figli di”, com’era il caso sempre di Baby Sofri. e di Giovanna Zucconi, che comunque era conduttrice competente e per lo più gradevole di “Sumo”, anche se ogni tanto il suo ego entrava in conflitto con quello dei suoi ospiti, e la cosa era perfino divertente. Pensavo che Giovanna Zucconi fosse in qualche modo imparentata con i Zucconi del giornalismo, invece la conduttrice di Sumo ha letto questo post e, senza chiedere una rettifica formale, ha spiegato che lei è figlia di Ferdinando Zucconi, pensionato, e non è imparentata con i Zucconi del giornalismo. Siccome qui, alla fine, siamo gente seria, la rettifica la sentiamo come dovere e ci viene da sviluppare un altro tema che vedrete presto in un prossimo post. Oh, comunque su Giovanna Zucconi rimane ciò che avevo scritto nella seconda parte: conduttrice competente e per lo più gradevole di Sumo, anche se ogni tanto il suo ego entrava in conflitto con quello dei suoi ospiti, e la cosa era perfino divertente.

I cambiamenti della rete sono inziati quando, pochi mesi prima della fine del 2009, il direttore del GR2, Antonio Caprarica (ricordate il farfallino più elegante della Tv di Stato, con le sue corrispondenze da Londra?) è stato sostituito dal cattolico Antonio Preziosi. Il GR2 è peggiorato di poco: si può ancora ascoltare (sempre meglio del GR1, che spesso trasforma la realtà per non dare le notizie scomode, come quando, parlando dello scandalo pedofilia che aveva coinvolto la Chiesa cattolica d’Irlanda, disse “Il pontefice si è espresso contro gli scandali sessuali che hanno coinvolto alcuni cattolici in Irlanda” come se lo scandalo riguardasse dei privati cittadini irlandesi, incidentalmente di religione cattolica, e fosse relativo a cose di sesso, e non a cose di pedofilia). Ma gli effetti più disastrosi di questi cambiamenti hanno riguardato la soppressione di programmi storici come Fabio & Fiamma (in onda dal 1987!), Condor, Sumo e altri (qui per l’elenco), sostituiti da cose davvero inascoltabili.

Tra tutti, il programma più orrendo è senza dubbio “Donne che parlano”, pomposamente lanciato come “il primo reality alla radio“. La trasmissione ha un “uomo dietro al vetro”, va in onda alle ore italiane dalle 15.30 alle 16.30. Ci sono delle donne (ma va’?) che parlano (ah, quando si dice la fantasia degli autori!) di qualcosa. La puntata da me ascoltata ha mescolato: senso di maternità, rapporti lesbici e inseminazione artificiale. Peccato mancasse un parere di culinaria e un altro sui mille segreti del punto a croce.

C’è un conduttore, maschio, tal Roberto Quintini, uno psicologo-commentatore, maschio, Domenico Mazzullo, più il commento di un terzo messia, “l’uomo dietro al vetro”, che ricorda un po’ Jack Folla e in effetti è Jack Folla, alias Roberto Pedicini. Il ruolo di questi tre col pisello è di prendere per mano le povere donne e portarle verso la Verità e la Luce. Le donne spiegano situazioni loro, tipo di aver detto al figlio 16enne di essersi innamorata di un’altra donna, e i commenti degli uomini pagati della Radio Rai sono davvero allucinanti, ma non perché lo dico io: ascoltateli e fatevi un parere. Per qualunque cosa che sia appena un po’ progressista, psicologo, conduttore e commentatore dicono che la donna in questione ha atteggiamenti “di assoluto egoismo” e danno fiato a discorsi maschilisti. Quando, per dire, la donna lesbica ha spiegato come ha raccontato al figlio di essere lesbica, lo psicologo – che ci auguriamo essere un finto psicologo – l’ha bollata come “il massimo dell’egoismo”, mentre l’uomo dietro al vetro ha detto che “difende tutte le forme d’amore soprattutto se lo invitano.” Beh ci mancava il rutto al microfono e l’annuncio di una sana grattata di palle a pelle per raggiungere il massimo della finesse. Del resto il finto psicologo aveva bollato come “il massimo dell’egoismo” (quindi esistono due massimi) anche il desiderio di maternità di una seconda donna di voler ricorrere all’inseminazione eterologa in Danimarca per diventare mamma, avendo lei 36 anni e non avendo trovato il compagno giusto per diventare mamma.

Come aggravante, “Donne che parlano” è una sorta di Grande Fratello radiofonico, nel senso che le donne – volontarie, speriamo siano lì per bisogno e non per notorietà – saranno via via eliminate verso una ipotetica finale. A giudizio dei tre uomini, suppongo, e forse dei temerari ascoltatori.

Per quanto fosse difficile cercare di fare peggio di “Donne che parlano”, il direttore Mucciante si è impegnato a fondo e a momenti quasi riusciva a superare se stesso con “Traffic“. Di questa trasmissione ha parlato benissimo Massimo Mantellini, e vi rimando al suo post perché lo condivido anche nella punteggiatura. Io dico solo che quando ho ascoltato la prima puntata non potevo credere alle mie orecchie. Non potevo credere di essere su Radio Due, davvero. I due conduttori, Carlo Pastore da “X factor” (e ho detto tutto; anzi no, perché io non so cosa sia X Factor, grazia alla mia cattività canadese, ma son certo che se Carlo Pastore è un suo risultato, non devo davvero essermi perso nulla. Ma non basta: per descrivere chi è Carlo Pastore penso si possa dire che è un pierluigidiaco degli anni Zero, ma cari anellidi “non ci sono più i pierluigidiaco di un tempo” e credetemi: non avrei mai pensato di scrivere questa frase nella mia vita) e una tal Brenda del gruppo di Simona Ventura (e ho ridetto tutto, ma pare sia anche una ex miss Italia; non chiedetemi il senso di mettere una Miss Italia a condurre una trasmissione radiofonica, è troppo). Dire che i due conduttori non hanno cultura o spessore personale, è davvero parlare per eufemismi. Inoltre, non si preparano a sufficienza le puntate, non hanno nessun tempo radiofonico, spesso urlano nei microfoni e soprattutto non hanno mai fatto cinque minuti di dizione, rendendo così l’ascolto davvero improponibile.

Il risultato è davvero tragico, perché alla nullità dei contenuti, agli urletti, alle parolacce si unisce questa vomitevole cadenza regionale tipica da radio privata di quart’ordine, non certo della Radio Rai. Insomma, Radio Due si è appiattita in direzione Radio Deejay o Radio 105, solo che adesso Radio Deejay e Radio 105 mettono in campo squadre di professionisti ben rodati, mentre Radio Due mette in onda delle persone che hanno nessuna arte e poca parte.

No, caro Mucciante, non si uccide così Radio Rai Due.

94 pensieri su “Non si uccide così Radio Rai Due

  1. orodeglistupidi

    Carlo Pastore rappresenta bene le spalle che reggeranno le sorti dell’Itaglia. Un buco nero con intorno i capelli unti.

    Ti raccomando di ammirarlo mentre cerca di comunicare al resto del mondo la propria inutilità cosmica:

    Dai un’occhiata a quella perfida della Betty Moore, ogni tanto 😉
    http://www.malvestite.net/2009/08/25/mtv-tocca-a-noi-cioe-obama-ci-dice-sbattiamoci-cioe-facciamoci-due-sbattimenti-grossi-cosi-cioe-rega-tocca-a-noi-oh-e-complimenti-per-gli-occhiali/

  2. Oro, avevo compreso che questo attrezzo fosse diventato un nuovo pierluigidiaco della radio-tv itagliana, però che dirti, sono rimasto basito lo stesso. Non avrei mai pensato di scrivere un giorno: “non ci sono più i pierluigidiaco di una volta”.

  3. Accento, vuoi dire che per farmi capire chi era, lo hai messo tu nel palinsesto di Radio Due? E’ la cosa più crudele che mi sia mai stata fatta da una persona che non conosco direttamente, lo sai? 🙂

  4. Lo so, lo so, sono un assiduo ascoltatore e fa moooolto male vedere una bella radio intelligente (non culturale, hai detto bene nell’introduzione a definirla “per non iniziati”) trasformarsi in un sottoprodotto di scarto ibrido tra la radio che fu e le moderne tendenze defilippiane. Che poi gli venisse bene l’ibrido uno può anche fare un bel funerale e incolpare l’audience (che comunque era molto alto), ma quando al posto dell’ibrido esce un mostriciattolo fatto male viene anche da pensare che forse forse è fatto apposta, così un domani la chiudono per ascolti troppo bassi. E via, depennata un’altra fonte d’informazione.

  5. Mary

    Arrivo qui dal sito di Betty.
    Grazie per il tuo articolo sul disastro di Radio2: la ascolto da quando ero alle medie (primi anni’80) e ci sono affezionata pur non apprezzando tutto quello che passa ed è passato per le sue frequenze (sì, diaco, appunto… 😦 ). Ora mi sembra tornata indietro di 10 anni, proprio all’epoca di diaco e company, gente presa da grandefratello e così via, quando si diceva che doveva diventare una radio “giovane”. All’epoca scappai, tenendo fede solo al Ruggito, poi piano piano sono ritornata: in questi anni recenti ascoltavo tutto (tranne: il programma dopo il Ruggito perché non reggo marcosantin e i suoi soci, “dispenser” e spesso la palombelli…). Mi è dispiaciuto quando è stato eliminato il radiodramma e quest’autunno “Alle otto della sera”, che se pure programmi non “da giovani” erano interessanti.
    Ma adesso, è orribile! Ora dopo il Ruggito passo a Radio Capital, tuttalpiù torno per Caterpillar.
    Non conoscevo il “reality” maschilista, grazie per la descrizione! Il Pastore rappresenta in pieno il degrado…

  6. Scarlet, ma cosa dici mai? Vivi nel migliore dei mondi possibili, non dimenticartelo mai. Altrimenti ti deportano a Rosarno, si sono giusto liberati dei posti di lavoro, alla faccia di chi dice che c’è crisi, precariato e disoccupazione. Il tuo IP è registrato nei computer del MinInt.

  7. Mary, siccome in pratica ci hanno separato in culla a noi due, mi dici *esattamente* il percorso radiofonico che fai da dopo il Ruggito? Proverò a seguirlo anche io. Non conosco Radio Tre, molti me ne parlano bene, ma quando ci capito io pare Radio Praga dopo l’invasione dei carri armati sovietici: grandi ore di musica classica e basta.

  8. Anelli, il mio IP è registrato nel computer del MinInt da un bel po’ di tempo, ma tanto sto architettando l’espatrio e ora che si organizzano e mi mandano la postale a casa rischiano di dover chiedere l’estradizione 😉

  9. Mary

    Ore 10.00: appena finisce la sigla del Ruggito, via su Radio Capital! (in streaming: http://www.capital.it/capital/player/live )
    Non bado molto ai conduttori (a parte Oldani, Mixo, Doris e la mia omonima) ma la musica, per chi è nato negli anni ’70, è perfetta (sì, ogni tanto si ascoltano sempre le stesse cose, ma nei programmi tematici tipo Mixo, “Vibe” e “Whatever” capitano cose molto interessanti).

  10. Giovanni, chi c’è al Giorno da pecora? Madonna è tremenda ‘sta malattia italiana dei “figli di” a occupare la qualunque. Dovevo seguire le orme dei miei e fare cinema, altro che inventarmi una vita mia.

  11. muahahahah scusa ma Maroni paragonato a Hitler mi fa venire da ridere… almeno Hitler era uno serio, diceva una cazzata e, cazzo, la faceva! Questo invece dice cazzate per tenersi buoni i suoi bravi padani di merda e poi invece dei fatti manda gli spot.

  12. gabriele

    Anch’io mi iscrivo al gruppo dei nati negli anni ’70 che amano la musica di radio capital ! Evviva noi !
    Posso fare l’esterofilo ? Date un’occhiata all’offerta giornalistica e culturale delle tre reti della Radio Svizzera di lingua italiana (RSI). (L’offerta musicale, a parte qualche eccesso sanremo-style modello radioitalia, non è malaccio).
    Homepage http://www.rsi.ch/home.html.
    Ottimo servizio di streaming e podcast, archivi piuttosto ampi. Sciltian, se non li conosci ancora, fatti un’idea dei programmi sulla letteratura della rete due : (http://retedue.rsi.ch/home/networks/retedue.html). Per chi non ama la Svizzera, attenzione ai programmi e ai temi nazional-popolari con focus su Canton Ticino e Confederazione (e ci mancherebbe !! chi la finanzia ‘sta radio ?)- però se avete tempo vi assicuro che anche questa è un’esperienza da provare almeno una volta.
    Quanto alla dizione (visto che è stata menzionata), in genere buoni gli speakers, ma anche i fans della parodia di Aldo, Giovanni e Giacomo troveranno di che deliziarsi.

  13. @ anelli di fumo: fortunatamente non l’ho messo io perchè fortunatamente non faccio i palinsesti di Radiodue. Per farlo bisogna essere almeno almeno post-fascisti. 🙂

  14. L.

    ciao, ho letto d’un fiato il tuo post e condivido pienamente lo scempio di Radio2. non ho avuto il piacere di ascoltare il programma “donne che parlano”, ma se l’avessi fatto avrei dato fuoco alla radio per il nervoso!
    non conoscevo nemmeno i retroscena, cambio di direzione e provenienza…d’altronde non mi sarei aspettata altro dallo squallore che questo governo emana.
    L.

  15. Mi assento per la cena e ritrovo una valanga di commenti. Comunque rispondo su radio3. Premetto che i miei gusti retrò non fanno testo, ma se devo segnalare un programma non “palloso” direi che c’è “file urbani” a metà mattinata. Peccato che io al mattino lavoro…

  16. ma tu pensa, un simpaticone ha deciso di venire a replicare al mio “padani di merda” di qualche commento fa sul mio blog, scrivendo parole a vanvera in un post che non c’entra un beneamato cazzo… che sia Maroni travestito?

  17. Scarlet, te lo dicevo io che eri seguito dal MinInt.

    E’ Federico, il troll minus habens che è stato bandito da AdF. Te l’ho azzeccato, come i virus di stagione, mi dispiace.

  18. giovanni

    una risposta IT e una domanda OT.
    La risposta IT è che il nuovo regime mafioso-piduista vuole distruggere tutto ciò che c’è di decente nel pubblico, e quindi DEVE demolire tv e radio pubbliche.

    l’OT è sul governo canadese (se non ricordo male, tu vivi in Canada, giusto?): ma è così normale per un PM sospendere i lavori del parlamento che sta per votarti una sfiducia quasi sicura per due mesi da voi?
    http://www.theglobeandmail.com/news/national/harper-suspends-parliament-to-recalibrate/article1415625/
    No, perchè se questa è la prassi, in confronto Berlusconi è di una correttezza e di un rispetto delle istituzioni degne di un Padre Costituente….

  19. Ciao, che dire condivido il tuo sconcerto. Non ho ancora sentito “Donne che parlano” ma Traffic è inascoltabile i due conduttori non sono in grado di fare una trasmissione radio… L’unica cosa passabile mi è sembrata “Un giorno da pecora”. Ottovolante non lo reggevo neanche prima.

  20. Bloccato il troll, non mi va che le discussioni tra una testa di cazzo rompicoglioni e tutto il mondo abbiano luogo sul mio blog che finora è rimasto un’oasi di cazzi miei.
    Grazie per l’aggiunta sulla blogroll, manco mi ero accorto che non mi ci avevi messo!

  21. Carissimo,direi che la linea delle comunicazioni anche radiofoniche rispetta il programma di rimbibambimento degli italiani via tele e via etere, il tutto secondo programma piduista degli anni 80 ( “Cuore” la rivista satirica di culto dell’Unità lo aveva anticipato 20anni fa).
    Che fare?
    Continuare a dirle le cose,per ricordarsele e se si può, anche provare a cambiarle.
    Certe volte mi sento come un personaggio del film “Flash Gordon” che per evitare in lavaggio del cervello ripeteva le tabelline in continuazione, almeno quelle non tradiscono mai nessuno;io sono diventata una recordwoman della tabellina del 7 insidiosissima.
    Che tristezza…
    Un abbraccio

  22. -Sto ascoltando la trasmissione, maro’! Povera Italia!

    -Sta storia di cambiare la griglia dei programmi per guadagnare un pubblico piu’ giovane la sento da un pezzo. “Vogliamo un pubblico piu’ giovane”. Str*****.
    A volte escono fuori buoni programmi a volte obbrobri destinati a fallire.

    Ai tempi dell’univ. quando avevo tipo 22 anni un amico ironizzava sul fatto che ascoltassi Radio2, chiamandola “la radio dei vecchi”, solo che io non ero vecchio….

    -Il fatto è che la tipa che dice che si avrebbe voluto ricorrere alla fecondazone artificiale eterologa in danimarca, puo’ fare quello che vuole mica mi scandalizzo, solo che la tipa ha aggiunto: “dove trovero del buon DNA scandinavo”, il che forse è una battuta ma puo’ pure un po’ di selezione della razza ariana… ossignur!

  23. Filippo sì ma infatti anche le donne che partecipano a “Donne che parlano” sono da zoo, non solo per ciò che dicono, ma soprattutto per ciò che non dicono.

  24. Lettore

    Guardate qui

    Cerca di proporre personaggi tv, reality-radio e minchiate varie, ma ne parla come se fosse fisica nucleare. TIBERIO TIMPERI ve lo meritate se non ascoltate radio tre.

  25. Lettore

    Il post non mi è venuto bene. Volevo dire, guardate l’intervista sopra di Mucciante e poi confrontatela con una intervista fatta due anni fa a quello che è il nuovo direttore di radiotre:

  26. Auloedus

    Sono COMPLETAMENTE d’accordo. Condivido ogni tua parola, quasi l’avessi scritta io!
    Mucciante sta facendo disastri fin da quando ha deciso di cancellare uno dei miei programmi preferiti: “Alle 8 della sera”.

    Fortuna che almeno a Radio3 hanno messo Sinibaldi…

  27. Auloedus, proverò ad ascoltare Radio Tre, anche perché dall’intervista a Sinibaldi si capisce che è persona intelligente. Però anche ieri, quando ho girato su Radio Tre, ho sempre beccato musica classica… Radio Praga dopo l’invasione dei carri sovietici, come dicevo.

  28. Leo Perutz

    C´e differenza tra chi dice:
    “´Sta minestra e´ uno schifo, dateci qualcosa di meglio” e chi dice “´Sta minestra e´ uno schifo, aridatece quella di prima”. A dar sempre retta ai secondi oggi avremmo solo minestre di rape e potremmo scordarci roba tipo: Minestrone al pesto o la zuppa di frutti di mare.
    Il buon Arbore decise di propria sponte di mettere fine alle sue trasmissioni, nel 79, nel 85 e nel 88 (per tacere di Alto gradimento che duro´ appena 7 anni e fece la storia della radio sino al 76!). “Non bisogna esagerare” diceva, nonostante i piagnistei di noi fan.
    Questo tempo maledetto del Berlusconismo ci ha rubato tutto ma proprio tutto, anche la capacita´di dire semplicemente e con il giusto distacco ” Ma che e´ ´sta ca…ta?”. Oggi dietro ogni fregnaccia, dietro ogni incapace che fa carriera, dietro ogni malriuscita operazione editoriale, dobbiamo rintracciare l´agente “B”, il gene mutato, il vizio ideologico, la strategia piduista e correre ad impugnare il vessillo della resistenza, a rifuggiarci nel “puro” e nell´incontaminato ovvero nel “precedente”, nello sperimentato, nel rassicurante.
    Con questo spirito sono tornato ad ascoltare dopo anni il mitico Black-Out di una delle colonne storiche della RAI, quell´Enrico Vaime al quale, come autore, appartengono tante trasmissioni epiche che costituiscono l´immaginario giovanile della televisione della mia generazione. Una pena, un disastro, una desolazione ma nessuno puo´dire al Sig.Vaime “Enrico … e´giunto il momento purtroppo che tu faccia altro e che lasci ad altri questo spazio”, sarebbe censura, sarebbe restaurazione, sarebbe in ogni caso l´ennesima vittoria del fattore B.
    E´, a suo modo, un segno di barbaria … non trovate?
    Saluti

  29. Maximillianus

    La Zucconi non sarà parente dei Zucconi nel giornalismo, ma si porta appresso altri due cognomi (più o meno Galli e Fonseca) e, senza fare i razzisti con gli aristocratici, in Italia – sembra assurdo – i blasoni fanno ancora la differenza…

  30. Leo, sono molto d’accordo con ciò che dici. Infatti lo dico anche nel post. Forse alcune trasmissioni erano bollite, come Fabio & Fiamma e di certo alcuni conduttori erano insopportabili, come Baby Sofri. Si poteva innovare in modo intelligente, cercando voci nuove di persone più giovani e ugualmente intelligenti e meno tronfie. Invece s’è scelto il suicidio della rete, secondo me in modo consapevole, andando su programmi e conduttori incompatibili con l’abituale pubblico di Radio Due. Per dirla tutta, secondo me Carlo Pastore e Brenda non hanno proprio un pubblico radiofonico, ma solo televisivo. Questa scelta sarà rischiosa anche per loro due, non sono mica l’unico ascoltatore ad averli stroncati così. Se fai un giro per la blogosfera te ne renderai conto.

  31. Max, beh non mi sembra un delitto avere due cognomi, anche perché non mi pare che lei si firmi Giovanni Zucconi Galli Fonseca, ma solo Giovanna Zucconi. Al di là di ciò, va detto che a me lei pare donna competente nel fare il suo mestiere e questo non è poco nell’Itaglia di oggi.

  32. Maximillianus

    Era solo per dire che è lì dove sta – fose – anche grazie ai tre cognomi… Nell’Italia dei raccomandati è più facile essere bravi divulgatori con un santo in paradiso che senza.

  33. Max, lungi da me essere l’avvocato della Zucconi, ma quel che dici non ha senso. Lei è lì grazie a lei stessa, soprattutto. Mettici dentro anche un po’ di fortuna, ma la fortuna senza passione e competenza non è che possa granché.

  34. Maximillianus

    Mi sembri un tantino ingenuo. Forse non hai mai lavorato in tv o alla radio…
    cmq a posto così 😉

  35. ernesta esse

    A me il modo di condurre di Luca Sofri piaceva molto, pacato,ironico, informato, mai supponente. Insieme a Matteo Bordone un’ora volava e mi ritrovavo a ridere e a imparare e conoscere nello stesso tempo. Condor mi manca molto.

  36. arianna

    Radio2 ho iniziato ad ascoltarla alle medie, la sera mi mettevo lì ad ascolare Supersonic. Non ho mai più smesso. Ho rimpianto programmi belli, ho ascoltato con interesse le novità e non sono certo qui, a distanza di più di trent’anni di ascolto a chiedere la vecchia minestra, ma CONDOR non è una vecchia minestra. Era tanto tempo che non trovavo così tanti spunti da approfondire, musica, libri, film, informazione, insomma. E Sofri è un ottimo suggeritore di questi spunti, sempre in punta di piedi, mai arrogante, mai noioso. Poi l’arrivo di Bordone ha reso il programm ancora più divertente. Indimenticabili i riassunti di Amici…
    Insomma, rivogliamo Condor, e per il resto che ci diano cose migliori.

  37. arianna

    Grazie, penso che ti riferisca a Dispenser. Era il programma di Bordone prima che si dedicasse a Condor. Adesso è alla sera tardi…
    In effetti Dispenser è l’altro programma imperdibile anche se Costantino della Gherardesca è un po’ supponente..

  38. Ahahah, buffo, per me quello quasi insopportabile per la supponenza è Baby Sofri. CdG gioca con l’intelligenza, e per fortuna ne ha tanta. Gioca a fare il supponente, ma è ovvio che sia un ruolo che si è scelto. Poi non so, CdG non è mai venuto su questo blog (versione ilcannocchiale.it) a insultare, Baby Sofri sì.

  39. arianna

    Non ho mai visto Luca Sofri sotto l’aspetto che dici tu, ma tutto può essere. Comunque quando l’intelligenza emerge un filo di supponenza si può sopportare. Parliamo di due persone e di due programmi decisamente interessanti. E tornando a Radio2 il programma di CdG, e del bravo Bernocchi era alle 20, mi pare, e adesso è alle 23, o giù di lì, giusto per rendere la vita difficile ai programmi validi!

  40. la notte chiara

    Leggo che il nuovo palinsesto di Radio2 sta suscitando parecchie critiche in vari blog,e non solo…questo in parte mi stupisce,forse ho poca fiducia nel popolo italiano(meglio il popolo radiofonico? Dipende dalla radio ascoltata…).
    Io ascoltavo Radio2 da adolescente e ricordo mi piacevano tantissimo i radiodrammi o radioracconti;la musica trasmessa non era male…questo qualche anno prima dell’arrivo di Diaco(che all’epoca era + sopportabile di ora). Negli anni seguenti ho cambiato i miei ascolti radiofonici,a parte radio maria credo di aver sentito veramente un po’ di tutto! Da un anno ho ripreso a riascoltare radio2 (l’ultima volta era stato cn jack folla,bei tempi,confrontati cl presente!),anche se ormai hanno cancellato quelle poche trasmissioni che ascoltavo cn tnt piacere…mirimane sl caterpillar(e non mi sintonizzo neanche tt i giorni):

  41. la notte chiara

    Credo che la “colpa”nn sia imputabile sl al signor Mucciante(che ha eseguito gli ordini;certo, poteva anche rifiutarsi ma i schei xe i schei,per dirla alla veneta)ma anche all’azienda che probabilmente ritiene programmi cn un minimo di informazione e cultura come un doppione di radio3.Hanno le idee un po’ confuse…Un giorno da pecora(trasmesso 5 gg su 7) sarebbe un programma per un target giovanile?Personalmente Sabelli Fioretti mi era simpatico qnd scriveva su CUORE,ora l’ironia dissacrante è stata sostituita da amene chiaccherate col politico di turno…Nn gradisco neppure Santin della gialappa’s…é da trent’anni che propone le medesime cose,(compreso se stesso)e, temo, anche le medesime battute…Per finire l’elogio(funebre)di radio2 mi chiedo che senso abbia mandare in onda Ottovolante e 610 tt i giorni,repliche comprese(magari trasmettere musica o repliche, sì,ma di trasmissioni storiche di radio2).

  42. la notte chiara

    In riferimento al messaggio di prima,è ovvio che,non gradendo per motivi personali alcune voci radiofoniche,cambio frequenza…ma eliminare i radioracconti o Alle 8 della Sera che erano delle pietre miliari,dei segni distintivi di radio2, per far posto a due pseudogiovani o a un reality di donne(quote rosa?),non mi pare degno di una emittente pubblica. Ehm…io rivedrei po’ tt la programmazione,forse sn troppo severa nelle mie valutazioni?

  43. la notte chiara

    Mi chiedo se qualcuno abbia mai ascoltato Decanter
    perchè nei vari blogs. dedicati a radio2 nessuno l’ha menzionato!Eppure continuano a trasmetterlo da qualche anno…nn sarà ripettivo un programma sull’alimentazione e il buon cibo 6 giorni su 7?
    Se è per questo, neppure la Palombella rischia di venire spostata o “eliminata”…La notte sta giungendo al termine,così saluto tt voi bloggers che leggerete(ma anche no)le considerazioni di una insonne
    🙂

  44. Io ti leggo, Chiara, tranquilla. A me Decanter non piace proprio, per i motivi che hai detto tu: troppo frequente e non è che abbiano chissà cosa da dire. La Palombelli è del tutto inascoltabile, e anche Sabelli Fioretti, sono d’accordo con te, non ha più la verve dei tempi di Cuore, dove cmqe era già un rincalzo di Serra. La Gialappas non mi ha ancora stancato, ma in effetti sono ripetitivi. 610 invece mi piace molto, sono così surrealisti… meritano la quotidiana. Non va bene Ottovolante tutti i giorni e non va bene nemmeno Tiffany solo il fine settimana. E la colpa è di sicuro di Mucciante, messo lì in quota PDL o Lega, non so, è il boss, l’uomo che decide, quello che prende le responsabilità di tutto questo papocchio. Chi, per “schei” si sottopone a distruggere la fisionomia culturale di una rete radiofonica nazionale, per me è un criminale.

  45. Lorenzo

    Segnalo che hanno anche chiuso giocando, un programma piccolo piccolo in onda il sabato pomeriggio DAL 1995!!! Ora a parlare di giochi (nel mio caso, di videogiochi) in radio sono rimasti davvero quattro gatti, tra cui il sottoscritto. Davvero una tristezza.

  46. la notte chiara

    Vedo che i commenti sulla distruzione di Radio2
    si fermati…ho trovato notizie sul programma
    “Giocando” e anche la loro pagina facebook.
    Veniva trasmesso ogni sabato dalle 13.30 alle
    15 da 15 anni ;agli stessi conduttori è stata
    confermata la chiusura a dicembre in maniera
    piuttosto “frettolosa” ,senza la possibilità
    di cambiare orario o modificare la struttura
    della trasmissione.
    E’ la conferma di ciò che è stato scritto in
    questo e altri blog:l’insensatezza di certi
    dirigenti e la progressiva trasformazione di
    Radio2 in copia di un canale televisivo.
    Un’ ultima cosa: ho ascoltato 2 volte(già
    troppo)Donne che sparlano…terribile!
    E alla vincitrice verrano anche dati 20 mila
    euro, che magari potevano essere utilizzati
    dall’ azienda in altro modo…nn voglio essere
    qualunquista,ma tt ciò é deprimente. Ciao a tt.

  47. Sofia

    Mancano solo 10 giorni alla chiusura del sondaggio “Ascolti ancora Radio 2?” su http/ridatecimammaradiodue.blogspot.com/ VOTATE! Firmate anche le 2 petizioni online contro lo stravolgimento del palinsesto e la chiusura di “Grazie per averci scelto”.

  48. Sofia

    Ho scoperto una trasmissione meravigliosa a Radio2 (!): è “MUSICAL BOX”, condotta egregiamente dalla grande Luciana Biondi (sab-dom ore 17.00-18.00). Dal 2 agosto diventerà quotidiana con Lorenzo Scoles (e altri), mentre a fine settimana ci sarà ancora Luciana Biondi. La playlist è di alto livello, è un programma che fa bene all’anima! Consultate la pag. facebook del programma e iscrivetevi! http://it-it.facebook.com/musicalboxradio2

  49. sofia

    Dopo il Forum podcast di Radio2, hanno chiuso anche il bellissimo blog di Condor su cui gli orfani della trasmissione scrivevano ancora! :((

  50. sofia

    Musical Box è di nuovo in onda su Radio2 fino alla fine di gennaio (ogni sab. e dom., dalle 21 alle 22.30)! 😀

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