In Canada i seggi si fanno negli androni dei palazzi (e ha vinto uno dei candidati gay)

Standard

Sono quattro anni che vivo qui e volevo parlarvene sin da subito, ma poi m’è sempre passato di mente. Una cosa buffa del Canada è che quando si vota (e accade spesso, tra elezioni politiche, locali, provinciali e supplettive) i seggi vengono organizzati negli androni di alcuni palazzi particolarmente signorili, e dunque in grado di ospitare un seggio con tutto ciò che ne consegue: cabine, persone, tavoli, schede eccetera. In fondo è una cosa semplice e intelligente: così non si devono occupare e chiudere le scuole!

Il mio palazzo è uno di questi luoghi ameni. Così, a ogni elezione, il seggio mi nasce praticamente in casa. Oltretutto si vota a più riprese, in modo da attirare un numero alto di elettori. Per dire: in questi giorni si elegge il candidato provinciale di Toronto centro con un’elezione supplettiva. Si voterà in totale su sei giorni, sparsi lungo un paio di settimane e in luoghi geografici del distretto elettorale. Prima o poi, ti ricordi e vai a votare.

Per la cronaca, alla fine del post avete i nomi dei candidati e i risultati delle supplettive della mia zona.

Come vedete più in basso, vivo in una zona particolarmente progressista, dove il voto si divide sostanzialmente tra il Partito Socialdemocratico (NDP) e il Partito Liberale, che però qui presenta un candidato pesante della sua Sinistra interna, Glen Murray, già primo sindaco (nel 2004) apertamente gay di una grande città del Nord America, Winnipeg . Seconda, con un ottimo 33%, Cathy Crowe, infermiera e militante dei senza casa, sui quali ha scritto anche un libro.  Terza, molto staccata, la candidata del partito di governo, la progressista-conservatrice Pamela Taylor. Murray non era il solo candidato apertamente gay a correre, c’era anche il Verde Stephen Premdas che però ha preso solo il 3%.

Io avrei votato per Murray, quindi sono contento della sua vittoria.

Qui potete leggere un bel resoconto del dibattito che s’è tenuto al 519, che sarebbe il locale “Circolo Mario Mieli”. Faccio notare che la candidata conservatrice, anche lei molto di Sinistra nel suo partito, in occasione del dibattito al 519 s’è fatta valere e infatti di lei la nostra amica blogger dell’NDP ha scritto:

Conservative Pamela Taylor is the reddest Tory I’ve ever met. She definitely held her own with her impressive litany of how she has served the Village and the Queer Community. She was the only candidate that attempted to call Murray to task for the sins of McGuinty. And what impressed me the most, is she started the night off by coming out as straight–and publicly too! But don’t get me wrong, her small business will solve everything approach drew more hisses than snakes in a mating ball!
But… Third note to self: never go after a Lesbian Government Minister in a room full of Queers, especially when said Minister is well-respected by said Queers (to some extent), and while said Minister is in said room and not even part of the debate! Kinda’ hard to come back from that one when you open with it.

Insomma, il Centro di Toronto è una zona progressista come Castro a San Francisco, il Centro di Boston o Chelsea a New York.

Candidate/Candidat(e) Political Affiliation/Appartenance Politique Votes %
CROWE, CATHY NEW DEMOCRATIC PARTY OF ONTARIO
NOUVEAU PARTI DÉMOCRATIQUE DE L’ONTARIO
8477 33.2
MURRAY, GLEN ONTARIO LIBERAL PARTY
PARTI LIBÉRAL DE L’ONTARIO
11944 46.8
PREMDAS, STEFAN THE GREEN PARTY OF ONTARIO
LE PARTI VERT DE L`ONTARIO
797 3.1
RAMA, RAJ INDEPENDENT
INDÉPENDANT
100 0.4
SIMMONS, WAYNE FREEDOM PARTY OF ONTARIO 87 0.3
TAYLOR, PAMELA PROGRESSIVE CONSERVATIVE PARTY OF ONTARIO
PARTI PROGRESSISTE-CONSERVATEUR DE L’ONTARIO
3938 15.4
THOMAS, HEATH ONTARIO LIBERTARIAN PARTY
PARTI LIBERTARIEN DE L’ONTARIO
98 0.4
TURMEL, JOHN INDEPENDENT
INDÉPENDANT
65 0.3

11 pensieri su “In Canada i seggi si fanno negli androni dei palazzi (e ha vinto uno dei candidati gay)

  1. ferdinando

    a leggere queste cose
    mi viene da piangere,
    mi viene da bestemmiare,
    mi viene da vergognarmi di essere italiano…
    ovviamente non è colpa mia di tutto questo schifo

    ma Beppe Grillo ha ragione
    L’ITAGLIA E’ DIVENTATO UN PAESE DIMMERDA
    ciao sci
    e non perdiamoci di vista

  2. Danilo Crescini

    Concordo con Ferdinando. I soli resoconti raccontano di un altro mondo, un altro pianeta, quello su cui si trovano moltissimi dei paesi che ho visitato e visterò, tranne che il mio! Anche le lacrime cominciano a mancare!

  3. Non sapevo vivessi in Canada… Beh, io credo che gli italiani che pensano che l’Italia sia (ancora) un paese economicamente forte, politicamente solido e socialmente civile, evidentemente non sono mai usciti dal paesello. Oppure sono usciti per fare 10 giorni in qualche villaggio turistico, che è come rimanere a casa.

  4. Nino

    vero, è proprio un momento di regressione 😦

    a Pistoia, monsignor Scatizzi invita i preti a escludere gli omosessuali dal sacramento. Pochi giorni fa l’aveva detto il vescovo emerito di Grosseto. E quello di Lucera critica le leggi contro l’omofobia. A qauando la reintroduzione del triangolo rosa?

  5. Nino, speriamo non ci si arrivi. Ma come dicevo a Ferdinando: occhi aperti per chi rimane dentro i confini. Non è questione di essere paranoici, ma questione di essere realisti.

  6. serena

    “Progressista-conservatrice”, Pamela Taylor come Veltroni: “ma anche”. Nomino Veltroni e lo vedo lontano, lontano nel tempo, invece era ieri.
    Il PD è diventato una strada provinciale – la notte, d’inverno, freddo e nebbia – in pianura padana. C’è un pieno di falò. I dirigenti stanno lì ai bordi, vicino a un fuoco, per scaldarsi e per attirare i passanti, ma (a differenza di quanto succede ai lavoratori e alle lavoratrici del sesso) sempre più frequentemente finiscono nel falò: qualcuno ce li spinge, o ci saltano dentro da soli. Bruciati.

Lascia un commento