Indian summer, ovvero ottobrata a Toronto

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redleaves

Proprio di recente uno studio di botanica ha scoperto una ragione geografico-genetica, se così posso dire, che fa rendere rossa la pigmentazione degli aceri canadesi, mentre gli stessi alberi in Europa passano da verdi a gialli.

Quello che si conclude è stato l’ottobre più caldo da molti anni a questa parte, per Toronto, e di certo l’ottobre più caldo dei miei tre trascorsi qui. Sedici gradi centigradi oggi, e si stava bene in maglietta a maniche lunghe, ma naturalmente i canadesi vanno ancora in giro in shorts, magliettina e le immancabili infradito. Una vera passione canadese, le infradito. Devo dire che ho apprezzato tantissimo questo ottobre così gentile. Sono venuti i miei genitori a trovarmi per un mese (dal 21 al 21) e avevo detto loro: dal 15 ottobre sarà un po’ come a Roma ai primi di dicembre, e invece niente. La temperatura non è mai scesa sotto i 15° C, a parte un paio di giorni in cui è andata sui 6°, per poi risalire subito. Con temperature così calde, gli alberi hanno cominciato solo in questi giorni quasi novembrini a tingere di rosso le loro foglie. Uno spettacolo come pochi al mondo, cari anellidi… purtroppo ho una macchinetta digitale un po’ scrausa, e soprattutto ho perso il cavetto per scaricare le foto (sarà a Roma?) quindi dovete consolarvi con la foto presa da Internet, che in tutta probabilità non è stata nemmeno scattata a Toronto. Ma immaginatevi questa città dalle strade spesso ornate di alberi ad alto fusto, con tutti i colori dell’arcobaleno sulle foglie dei suoi alberi. Una roba davvero emozionante.

Anche questo è Canada: l’immenso e portentoso spettacolo della Natura, dei suoi colori e della sua forza.