Scrive Suibhne, e io condivido: “Tutto ciò dimostra che leggo molto di meno non a causa del cambiamento di modalità di lettura ma a causa del fatto che son più connesso, più occupato e più pigro.” Sono convinto anche io che il motivo principale per cui TUTTI leggiamo meno narrativa e giornali è che siamo TUTTI più connessi. Sono i social network, secondo me, la vera causa di questo minor tempo speso sulle pagine di carta o ipaddesche di un romanzo, così come fra le paginone di un quotidiano. Là dove manca l’interazione col resto del mondo virtuale, siamo meno attratti. E dire che, come fa notare sempre Suibhne, quando ci si immerge in un lungo capolavoro della letteratura, a propria volta ci si interconnette con un universo virtuale di tanto, tanto tempo fa.
Da anni ormai sono entrato nel XXI secolo e leggo i libri sull’iPad. Non sempre e non tutti. Al mare, ad esempio, me ne guardo bene. A ci sono volte che mi dico che sbaglio, che sull’iPad leggo di meno, che non leggo più in metro e quindi compro dei libri di carta che, senza eccezione, metto su uno scaffale e lascio là a prender polvere come un bibelotgozzaniano. Tutto ciò dimostra che leggo molto di meno non a causa del cambiamento di modalità di lettura ma a causa del fatto che son più connesso, più occupato e più pigro.
Shame on me and on réseaux sociaux.
Ad ogni modo: per resistere al brutto che ci circonda, per iniziare il 2016 su un tono epico&eroico, per il fatto che sono al mio secondo (fallimentare) anno di russo (я люблю римский язык, aber…) e per…
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