Fabristol ci spiega la fondamentale regola della “e” silente per migliorare la nostra pronuncia inglese. Fabristol ha anche l’accortezza di ricordarci che le cose sono un po’ più complicate di come le presenta e che la pronuncia delle vocali è, in inglese, soggetta all’area geografica in cui si va. E infatti, in Scozia e nel Nord dell’Inghilterra mi è capitato di ascoltare madrelingua pronunciare la vocale “u” proprio all’italiana, ed ecco che parole come “bug” o “budget” qui i locali le pronunciano come si farebbe al Prenestino.
Per le puntate precedenti vedere qui.
Ammettetelo: quante volte avete detto o avete sentito dire che la pronuncia dell’inglese è inconsistente e che non esistano regole? Quante volte vi siete fermati davanti ad una parola e vi siete chiesti: “Come si pronuncia la vocale a in questa parola?”? E’ possibile, come nel mio caso, che lo abbiate chiesto anche a chi avrebbe dovuto aiutarvi, ovvero ad un insegnante d’inglese a scuola. Ma sono sicuro che nel 90% dei casi la risposta sia stata “spallucce”. La pronuncia dell’inglese non ha regole e dovete imparare le parole una per una, questo è il luogo comune.
E invece no, e oggi vi dimostrerò che esiste un modo per saper pronunciare le vocali dell’inglese di alcuni gruppi di parole senza averle dovute imparare a memoria. E questo l’ho imparato con la pratica… visto che nessuno si era mai premurato di insegnarmelo. Sappiamo bene che…
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