Mi ero ripromesso di leggere un libro in più dell’anno scorso, quest’anno. Obiettivo raggiunto e superato:
Il miglior saggio letto nel 2014 penso sia Les Zouaves di René Hardy. E’ un volume di storia scritto da un professore quebecchese, che riassume le caratteristiche degli Zuavi canadesi al tempo di Pio IX. Ecco come ne ho parlato su Anobii:
Meritano una menzione a cinque stelle, fra i saggi, anche: Ending Terrorism, di Anna Cento-Bull e Philip Cooke; Colpo alla nuca, di Sergio Lenci; Come mi batte forte il tuo cuore, di Benedetta Tobagi.
Fra i libri di narrativa, in generale di livello inferiore rispetto alla saggistica quest’anno, credo che la palma del vincitore vada a Il desiderio di essere come tutti, di Francesco Piccolo. Ecco come ne ho parlato su Anobii:
In un prossimo post vi dirò quali sono stati i due libri peggiori letti quest’anno.