Sarà Romney contro Obama, vincerà Obama

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La vittoria a valanga del miliardario del Massachussettes, Mitt Romney, è solo l’inizio di una valanga di febbraio che potrebbe vedere il candidato moderato vincere tutti gli stati di questo mese appena apertosi. E se questo avverrà, le speranze di Gingrich di strappare la nomination all’uomo dell’establishment repubblicano saranno pressoché inesistenti.

Quindi, per me sarà Romney vs Obama, il prossimo novembre. E vincerà Obama, spero, visto che i dati sull’economia si sono rimessi discreatamente al bello, e di conseguenza il favore del presidente nero è tornato per la prima volta sopra il 50%.

Chi sceglierà Romney come vice-presidente? Sicuramente un candidato conservatore, ma a naso non sarà né Gingrich, né Santorum. Se dovessi dire un nome, direi “oops” Perry, dal Texas. Ma potrebbe essere un Jeb Bush dalla Florida, per fare una sorpresa ancora maggiore e darsi altre chance in più.

In ogni caso, secondo me Obama vincerà a mani basse. E secondo voi?

2 pensieri su “Sarà Romney contro Obama, vincerà Obama

  1. Ivan P.

    Romney parte, secondo me, con un “peccato originale” che buona parte dell’elettorato repubblicano – cristiana, cattolica e fanatico-religiosa – non credo sia disposta a ignorare: l’essere mormone. Ovvio che è ancora presto per fare pronostici, essendo la vita politica USA molto più dinamica di quella italiana, ma se Mr Romney oltre a quanto sopra si sceglierà un vicepresidente reazionario alla Sarah Palin (come già fece a suo tempo McCain giocandosi una bella percentuale di chance di essere eletto) credo che a novembre i repubblicani “cristiani ecc. ecc.” se ne staranno quasi tutti a casa, e quelli indipendenti o meno reazionari valuteranno bene se seguire il loro esempio o turarsi il naso e votare Romney, oppure coprirsi anche gli occhi e rivotare Obama come alcuni già fecero nel 2008.
    È certo che, in caso di ennesima sconfitta, sia per un pugno di voti sia per risultato netto, il Grand Old Party stavolta non potrà sfuggire a un grande lavoro di riforma, ristrutturazione e rielaborazione che molti intellettuali, giornalisti e accedemici vicini ad esso gli avevano già consigliato di fare all’alba della presidenza Obama, e che nessuno dei grossi calibri del ha avuto il coraggio di avviare.

  2. Alberto

    Vincerà senza dubbio. È il miglior comunicatore che ci sia negli Stati Uniti e straccerà Romney nei dibattiti faccia a faccia

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