Prima classe dell’Alitalia: promossa

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I più affezionati fra gli anellidi ricorderanno della mia disavventura massima su un aereo dell’Alitalia: morso da una zecca presa a bordo, cosa che mi ha costretto anche a fare delle analisi del sangue per escludere la possibilità di avere contratto malattie da quell’incidente. Per fortuna tutto finì bene. In seguito a quella disavventura, Alitalia mi ha consegnato una Carta Ulisse per scusarsi e tramite la Carta Ulisse ho ottenuto un paio di upgrade negli ultimi due voli fatti. L’ultimo di questi due è stato un upgrade in Prima Classe, o Magnifica, come viene chiamata dalla compagnia di bandiera.

Beh, devo dire che la Prima Classe dell’Alitalia è da promuovere a pieni voti. Perché al di là della comodità delle poltrone (diventano quasi un lettino nella loro posizione più comoda possibile) c’è da dire che il servizio di bordo è degno di un ristorante del miglior livello. Esiste un menù dal quale si può scegliere cosa mangiare e tutto ciò che ho provato era davvero ben cucinato e anche ben servito, da vassoi di metallo (silver?) portati su un carrello a rotelline, dal quale le hostess offrivano assaggi dei diversi tipi di pietanze, porti su piatti di ceramica. Ampia la scelta dei vini, tutti di nome (non l’innominato “vino rosso” della classe economica…) serviti, udite udite, in calici di vetro. Posate di metallo, tovaglioli di cotone, piumino beige al posto della copertina, cuffie hi-fi al posto degli auricolari, e una borsetta di marca in regalo (da me sciantosamente dimenticata a bordo) con dentro un paraocchi, tappi per le orecchie, un dentifricio con spazzolino, babbucce per i piedi e altre amenità che non ho nemmeno guardato. Le poltrone sono dotate di uno schermo computerizzato che, oltre ai classici servizi di bordo (cinema, news, rotta dell’aereo, ecc.) era anche dotato della vista dalla telecamera posta sul muso dell’aereo, molto divertente in fase di atterraggio e decollo.

Anche steward e hostess sono state molto gentili, fin troppo, come nel caso di un passeggero davanti a me che ha urtato malamente con il suo zaino una hostess sul petto e non si è nemmeno scusato. Ho ritenuto di scusarmi io per conto suo, visto che la signorina s’era fatta un po’ male. L’aereo era poi (finalmente!) molto pulito, sembrava nettamente uno dei nuovi velivoli della nuova Alitalia.

E’ la prima volta che posso parlare bene dell’Alitalia. Certo viene un po’ da pensare: non sarà che le differenze fra Classe Magnifica e Classe Economica sono un po’ eccessive? Alitalia non guadagnerebbe in immagine e marketing se rendesse la Magnifica un po’ meno magnifica e l’Economica un po’ meno Atroce?

2 pensieri su “Prima classe dell’Alitalia: promossa

  1. Mary

    Fa piacere sentire che tu ti sia in parte ricreduto sulla nostra compagnia di bandiera. Spero che altri verifichino e rivalutino i loro commenti negativi. Mi spiace però che il mio commento – lasciato sul tuo blog al mio ritorno da un viaggio in Usa intorno al 24 maggio 2013 – sia “scomparso”: ne era prevista la “moderazione” ma non pensavo che questa potesse equivalere alla “rimozione”. In ogni caso ci tengo ad aggiungere che in Magnifica volavano quasi solo Americani che, evidentemente, preferivano la nostra alle loro compagnie – spesso inferiori per non parlare della qualità dei pasti assolutamente inaccettabile!

  2. Mary, mentre volavi tu, volavo anche io e nessuno badava ai commenti del blog. Ora li ho letti e approvati. I miei ricordi degli aerei Alitalia (l’ultimo che ho preso è di un anno e mezzo fa) rimangono generalmente molto negativi. Per non dire di ciò che hanno fatto coi punti millemiglia. Li hanno fatti scadere! Una cosa che altre compagnie non fanno. Sul cibo: sì, Alitalia è migliore. Ma non sul vino.

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