A Mattino 5

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Egizia e Mirta sono da tanti anni una coppia. Una donna bisessuale e una donna lesbica, si amano, si vogliono bene, convivono, parlano, progettano, discutono, litigano, dormono insieme. E da un po’ hanno messo in cantiere il loro progetto più bello e importante: Paros, loro figlio, nato pochi mesi fa.

Domani mattina, fra le 8.50 e le 9.50 ora di Roma, saranno nel circo televisivo di Mattino 5. Tutti e tre, credo. A parlare della loro realtà. Che in Occidente è sempre più parte della norma, mentre in Iran, Medio Oriente e Italia è ancora largamente non tollerata.

Tutto sommato apprezzo la scelta di Egizia e Mirta di accettare questo invito televisivo. Perché è vero che certi pubblici li si può raggiungere solo accettando il confronto nel circo televisivo, e preparandoti al peggio. Non so chi conduca la trasmissione ma sono certo che proveranno a provocare le mie amiche. Proveranno anche a insultarle, magari in modo sottile e non esplicito (almeno mi auguro). Ma sono sicuro che la gioia e la felicità che traspaiono dagli occhi e dai gesti di Mirta ed Egizia riusciranno a far breccia perfino nell’amorfo pubblico televisivo di Mattino 5.

O almeno spero, come dicevano ne La carica dei 101.

10 pensieri su “A Mattino 5

  1. egizia

    grazie amico… c’hanno trattato benone tutto sommato. ma avrei voluto poter parlare di +…
    ma intanto grazie del tuo sostegno

  2. fabio nolli (cinecritico aut)

    NOOO, me le sono perse!!
    non è che c’è qualche filmatino sul tubo per rivedercele?

  3. marco de vivo

    l’unico comento che posso fare è che sono un padre di 5 bambini e che sono due anni che non lavoro neanche mia moglie e quello che ho notato è che il governo si è dimenticato di noi io non so piu come devo fare,mi rivolgo al comune dove abbito agli uffici sociali,la cosa che sanno dire è questa(l’aiuto che possiamo darvi è quello di separarvi dai vostri bambini)ho avuto un colloquio con il sindaco per un lavoro lui mi ha risposto che stiamo nella stessa posizione e non mi poteva aiutare come ha detto ad altre persone come me.in tutto questo sono arrivato ad una conclusioneche la dissoccupazione di noi italiani non importa a nessuno e perciò io non credo più nella costituzione italiana.si parla di tutto ma noi di noi cittadini che non abiamo un lavoro,ditemi voi cosa devo fare io vi ho mandato il mio commento.aspetto una vostra risposta.

  4. Caro Marco, tu sollevi un problema reale e drammatico, che però non c’entra nulla col tema del post. Sul tuo problema la penso come te e ti do la mia solidarietà. La situazione tua – che sarebbe preoccupante anche se i figli fossero zero, 1,2,3 o 4 – è frutto delle scelte politiche del popolo italiano che ha eletto un governo non in grado di affrontare questa crisi né di provvedere a quei sussidi di base presenti negli altri Paesi occidentali. Se tu vivessi in Gran Bretagna o Germania avresti un sussidio di disoccupazione e in più un’aggiunta per ogni figlio a carico, oltre ad avere una serie di servizi pubblici gratuiti. Il mio consiglio è di trasferirti in un Paese più civile, che tuteli le famiglie in modo concreto, tramite servizi, sussidi e ancora servizi, e non di rimanere in Italia, dove le famiglie sono discriminate sulla base dell’orientamento sessuale, ma poi anche quelle etero con prole sono del tutto ignorate e lasciate a se stesse.

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