Ieri pensavo: sono un uomo fortunato. Non che mi manchino i problemi, come a tutti. Però ho una compagna che mi ama, dei genitori che mi amano, degli amici che mi vogliono bene e sto finendo (almeno spero!) un percorso lavorativo-accademico che è sempre stato il mio terzo desiderio maggiore, dopo il fare lo scrittore e il diventare giornalista. Tutte cose che, in un modo o nell’altro, ho messo nel mio carniere. La vita mi ha presentato diverse pagine amare, su questo non ho dubbi, ma è da un po’ che vivo in un momento di grazia. So che finirà, prima o poi. Posso solo sperare nel “poi”. Però rendersi conto di essere all’interno di un periodo fortunato, secondo me è importante.
Il titolo si rifà al famoso tema del doppio. Sono tornato a Toronto, ovvero a casa. E venivo da Roma, ossia da casa. Alla fine la vita ha deciso di farmi dividere fra due case. Può sembrare scomodo e forse lo è. Ma in confronto a chi non ha nemmeno una “casa”, direi che è un segnale di grande fortuna.
Quindi, con questo post, ringrazio chi mi ama. Sapendo che addirittura si prendono la briga di leggermi qui.
ma all’aeroporto di toronto, se per una settimana non ti vedono che fanno, telefonano per sapere se ti è successo qualcosa? 🙂
Topometallo, eh, mi sa di sì! Non ci crederai ma dopo che ho scritto il mio post contro l’Alitalia, ho ricevuto la loro tessera Ulisse, che dà una serie di vantaggi… della serie che Alitalia s’è accorta che non ho volato con loro l’ultima volta!
cavolo allora la prossima volta lo faccio anche io!
ah, ma io ho la tessera di AirFrance che è il capo e quindi mi vale lo stesso …