Con Berlusconi al governo, preparatevi ad andare in bicicletta

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In questi giorni mi sono chiesto: ma vista l’incredibile mole di prostrazioni e umiliazioni a cui Berlusconi si è lasciato andare nei confronti del dittatore Gheddafi, nel tentativo di blandirlo e sedurlo come Berlusconi pensa di saper fare, come mai i libici insorti non se la sono ancora presa con l’Italia?

Infatti mi sbagliavo: hanno già cominciato a prendersela con l’Italia, solo che per il momento hanno altre priorità, come liberarsi da Gheddafi. Ma una volta impiccato per i piedi il loro dittatore, secondo me sarà molto difficile che l’Eni potrà continuare a fare i suoi affari in quel paese, e che l’Italia possa ricevere petrolio e gas libico, se manterremo come capo del governo un certo Silvio Berlusconi.

6 pensieri su “Con Berlusconi al governo, preparatevi ad andare in bicicletta

  1. Non è che con altri andrebbe molto meglio: Berlusconi ha seguito perfettamente il solco tracciato anche dal centro-sinistra, ci ha aggiunto solo qualche vagonata di cattivo gusto in più.
    Sarà un caso se, quando lanciammo l’appello per i profughi eritrei in Libia, ottenemmo il sostegno solamente dei parlamentari radicali e di De Magistris?

  2. liuk

    comunque si conferma il clamoroso ruolo di portasfiga di berlusconi. i due coinvolti da Lui nel caso Ruby (mubarak, suo malgrado, e gheddafi in quanto presunto inventore del bunga bunga) si sono trovati immediatamente in casini tremendi. ma non doveva far cadere lui il rubygate. il problema che lui nella merda ci naviga benissimo…

  3. Parlo di centro-sinistra, non solo di Prodi.
    Ricordo solo che il primo trattato di collaborazione con la Libia fu stipulato da un governo di centro-sinistra italiano, esattamente come il primo leader europeo a far visita a Gheddafi dopo la fine delle sanzioni Onu fu un presidente del consiglio del centro-sinistra italiano (e anche lì fu fatto tutto con grande pompa).
    E comunque ricordo bene Prodi nella tenda di Gheddafi: è stato o non è stato lui, come presidente della commissione, uno dei principali sponsor del disgelo con il Colonnello?
    Ed è stato o non è stato il PD a votare a favore dell’ultimo, scandaloso, trattato di amicizia con la Libia?

    Ricordare queste cose può essere utile non tanto per trovare colpevoli, ma per evitare gli errori, tragici, che sono stati commessi in questi anni.

  4. Il trattato d’amicizia italo-libico non è stato votato dai Radicali, dall’IDV e dall’UDC. E sconfessato anche da Prodi, oltre che non votato da diversi piddini. Quindi non penso si possa dare la colpa al centrosinistra di un trattato scritto, voluto, firmato e approvato dalla destra di Berlusconi. Per amore di verità, Noir.

  5. Che Radicali e Idv non abbiano condiviso certe impostazioni mi sembra di averlo scritto sin dal primo commento (l’Udc non mi risulta faccia parte del centro-sinistra).

    Poi non credo proprio che la posizione di una coalizione e di un partito (il PD) possa essere determinata più da una sconfessione a voce di un ex leader e dal voto di qualche sparuto dissidente più che dal voto della sua netta maggioranza e dal comportamento tenuto durante gli anni di governo…

    Ho fatto un bel po’ di esempi che dimostrano come la politica di amicizia con la Libia sia stata promossa alle sue origini proprio dal centro-sinistra (e riconfermata con il voto della maggioranza del PD sul trattato di amicizia, scritto e voluto da Berlusconi, ma condiviso con il voto dal PD).

    Ora sta al centro-sinistra decidere se chiudere gli occhi e addossare ogni colpa a Berlusconi (che senza dubbio ha aggiunto vagonate di cattivo gusto e di interessi personali, ma non ha modificato nella sua essenza la politica verso il regime libico) o iniziare a comportarsi seriamente e riconoscere i propri errori nella speranza di evitarli in futuro.

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