Le domande di Filippo Rossi

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Secondo me Filippo Rossi rappresenta ormai una Destra dalla quale mi farei governare senza nemmeno tanto dispiacere, pur essendo io chiaramente di Sinistra acomunista. Gliel’ho detto su Faccialibro. Da oggi lo seguo lì. Perché? Per vari motivi, che culminano in questo articolo qui sotto, da lui pubblicato su Ffwebmagazine

Qualche domanda mattutina.
Così, tanto per…

di Filippo Rossi
Uno si sveglia, e si fa qualche domanda. Così, tanto per passare qualche minuto.
Ma davvero Sandro Bondi è meglio di Massimo Cacciari? E Giorgio Stracquadanio è meglio di Lucia Annunziata? Ma sul serio gli eroi del senatore Dell’Utri sono migliori di quelli di Roberto Saviano? Meglio ricevere consigli da Storace o da Beppe Pisanu? Meglio ascoltare Umberto Smaila o Fiorella Mannoia? Meglio Briatore o Fiorello?
Meglio leggere Il Giornale o il Corriere? Libero o la Stampa? Il Predellino o la Repubblica? Ma soprattuto, le inchieste di Feltri valgono quelle del Fatto? Sono uguali? Minzolini dà le notizie meglio di Mentana? Che mi guardo, oggi:  la Rai di Masi o Sky?
È meglio rinunciare all’inno nazionale o al dito medio di Bossi? E Borghezio, Gasparri e Ciarrapico sono tanto meglio di Letta, di Casini, di Rutelli? Ma soprattutto: le barzellette di Berlusconi fanno ridere?
Uno si sveglia, e inizia a pensare, a farsi un po’ di domande. Così, tanto per passare qualche minuto. Comunque, una cosa è certa: meglio una cena con Rosi Bindi che con Daniela Santanché. Su questo, nessun punto interrogativo che tenga…

11 pensieri su “Le domande di Filippo Rossi

  1. vegetarian

    Già che ci sono vi racconto l’ultima. Alla commissione cultura gli emendamenti al ddl gelmini più condivisibili per gli studenti e i ricercatori in protesta non li ha presentati né il PD né l’IdV, ma Granata. Io non ho particolare interesse per FLI, penso che alla fine si riveleranno molto ipocriti, tutto ciò è solo molto triste per la sinistra…

  2. bernardo

    Effettivamente la destra finiana, con improvvisa conversione, sbandiera valori di democrazia che sono di per se’ sia di destra che di sinistra.
    Sempre parlando di una destra che in Italia ha avuto un esiguo spazio, quella liberale.

    Berlusconi non e’ di destra, la sua bandiera ha il colore che hanno quelle di tutte le organizzazioni malavitose: marrone merda.

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