Scusate se ci torno su, ma continuo a leggere enormità a riguardo.
Si fa presto a definirli “snob” o “radical-chic”. Uno certi titoli se li devi sudare. A me, le espressioni di giubilo di chi, da italiano, ha gioito per l’eliminazione della Nazionale dai Mondiali di calcio fanno pena, ma nel senso aulico del termine. Perché questi pensano che scrivere robe del genere (irritanti anche i commenti) sia da persone indifferenti o disinteressate. Cazzate. Questi sono i tifosi peggiori, i tifosi biliosi che tifano contro la nazionale del proprio passaporto (non uso il termine “Paese” così evitiamo insulsaggini nazionalistoidi) per un senso sterile di revanscismo nei confronti di una passione/gioia collettiva dalla quale, loro, sono stati sempre esclusi. E, di questo passo, sempre lo saranno, senza mai raggiungere la olimpica indifferenza di chi proprio non segue, non sa, non s’interessa delle sorti della Nazionale ai Mondiali o agli Europei eccetera.
Le varie considerazioni su come il calcio sia strumentalizzato dal potere politico per distrarre l’opinione pubblica di casa dai veri problemi socio-economici sono naturalmente condivisibili. Ma questo sempre c’è stato e sempre ci sarà, per ogni sport nazionale e in ogni paese, oltre che in ogni epoca. Non a caso erano i Romani i primi a dire “panem et circenses”. Se questo è sufficiente per trasformarvi in tifosi biliosi, poverelli voi.
Per quanto mi riguarda (e penso che sia lo stesso per cadavrexquis), quelli che mi fanno dire “finalmente e` finita ‘sta farsa”non sono “i tifosi” in generale: sarebbe effettivamente solo snobismo. Sono quelli che se ne sbattono altamente le palle dell’Italia perche` pensano che non sia una nazione in cui loro stessi vivono, e le cui disgrazie loro stessi subiscono e causano; pensano invece che “l’Italia” sia (esclusivamente) una squadra di calcio. Questi soggetti sono davvero tanti e vederli riportati alla realta`, se mi consenti, e` una soddisfazione (fugace, perche` torneranno comunque immediatamente a ignorarla).
Io francamente non mi auguravo che la squadra italiana venisse eliminata (oddio, mi hanno detto che era una tale fetenzia che non avrebbe meritato miglior fine). Mi auguravo invece che non occupasse tre quarti delle pagine dei giornali e nove decimi delle teste delle persone…
Aggiungo: mi rendo ovviamente conto che il metodo migliore per ottenere cio` che auspico sarebbe agire sulla testa delle persone, non sulle partite di calcio…
Oscarù, eh sì!
Ma tu in Africa stai a seguire le stronzatine che scrivo io 😛 ?
Ma riposati, prendi il sole, dio santo!
@Stefano 🙂 Tutto si fa, dal sole alla luna, dalla bella vita a leggere il tuo blog, che è sempre un piacere, anche se diverso dagli altri che offre Mauritius 😛
Io mi autodenuncio: sono un tifoso bilioso. E mi piange il cuore, davvero. Detesto la sensazione, ma non riesco a farci nulla. E dire che fino all’epoca di Sacchi ero tifosissimo dell’Italia. Poi, ai mondiali francesi, mi scontrai col razzismo verso un Paese che avevo sempre amato, della cui lingua mi ero appassionato fin dal primo giorno della prima media. E non mi ripresi più. Persino Marco Pantani, che per anni era stato il mio idolo, cominciai a non sopportarlo quando sulle strade arrivarono tifosi che di ciclismo ne sapevano quanto me di taglio e cucito (il tifoso di ciclismo applaude tutti, la fatica non ha colore). Forse se vivessi all’estero riscoprirei la gioia di cui parli tu. Ma così è, e credimi, la sensazione è pessima.
Marco, anche io ho vissuto un Mondiale molto male, non ricordo se era quello del 1994 oppure quello dopo, o addirittura quello del 2002. Proprio non mi ricordo. Ma ricordo che la colpa fu di quel “Forza Italia” rubato da Berlusconi e dal sentirmi estraneo e apolide a causa sua e del voto degli italiani. Beh, a distanza di anni ho capito che è una sensazione brutta che non mi merito. Non sono disposto a rinunciare allo spettacolo del calcio dei Mondiali, non ammetto che un ometto (oppure anche le dichiarazioni fasciste dei vari Cannavaro e Buffon) riescano a farmi sentire estraneo alla squadra della mia nazione durante ai Mondiali. Già mi devo distaccare dalla Lazio per via della sua tifoseria di merda fascista, non voglio e non posso distaccarmi dalla Nazionale a causa dell’eversore piduista. I Mondiali sono il gioco degli adulti, e quest’anno che me li sono seguiti come non mi capitava dagli anni 80, posso assicurarti che sono divertentissimi perfino senza l’Italia. pensa un po’ tu!
Forse mi sono spiegato male: a me piace molto il calcio, anche se non seguo tutte le giornate di campionato e tutti i turni di Champions’ League. Se avessi Sky probabilmente lo seguirei molto di più, anche Premier e Bundesliga. E ovviamente seguo mondiali ed europei. Dà la nausea anche a me la tiritera “ci sono tanti problemi più importanti del calcio” … anzi, dico io, il calcio almeno è un gioco e una partita persa passa subito, altre cose mi deprimono e basta. Il mondiale di cui tu parli è quello del ’94, visto che in quell’anno nacque Forza Italia. Quel mondiale mi resterà sempre nel cuore – non nascondo una speranza (vana) che nel 2018 torni negli USA, proprio come allora – riuscii persino a dimenticare che Baggio era juventino e Signori laziale.
Il mio discorso non è questo. Per me il calcio è un gioco e proprio per questo non riesco a sopportare il razzismo che si respira tra i tifosi. Ho visto persone normalmente equilibrate diventare peggio di Borghezio, quando c’erano di mezzo francesi o tedeschi. Se per te questo è normale, evidentemente le nostre sensibilità sono diverse. Io vorrei che i mondiali di calcio fossero come quelli di ciclismo, dove si applaude tutti e si fa amicizia con tutti. Ma è noto che io sono un sognatore.
Ah ok, ti riferivi al razzismo fra squadre nazionali. No, ovviamente lo condanno anche io. Tifare a questi mondiali del 2010 per squadre che di solito sono avversarie dell’Italia, è molto istruttivo in questo senso.
Inoltre, oggi è uscito un bell’articolo sul valore del calcio come “agglutinatore” nazionale su El Pais: http://www.elpais.com/articulo/sociedad/patria/camiseta/elpdepfutmunart/20100709elpepisoc_1/Tes