Luttazzi a “Rai per una notte”: il videoclip

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A grandissima richiesta:

Come ho già detto, questo monologo di Daniele Luttazzi rappresenta la più chiara, violenta e potente critica satirica nei confronti di Silvio Berlusconi e, ancor di più, degli italiani che votano Silvio Berlusconi. La rasoiata non è fenomenale per la mera componente scurrile, che è parte dell’invettiva contemporanea applicando in modo quasi banale la metafora sessuale al rapporto di potere politico, bensì per l’elencazione senza fiato delle malefatte commesse dal Presidente del Consiglio. “Non è importante che…” e poi giù botte.

L’evento “Rai per una notte” è stato storico per la rete: 5700 tweet in italiano all’ora al momento del monologo di Luttazzi, un numero di reazioni paragonabili a quelle scatenate da un grande cataclisma come il terremoto del Cile, ma senza contare che in quel caso i tweet erano in spagnolo, che è lingua ben più parlata dell’italiano. Una riflessione interessante in questo senso la potete leggere qui.

3 pensieri su “Luttazzi a “Rai per una notte”: il videoclip

  1. vegetarian

    non concordo del tutto. La parte scurrile dell’intervento non va sottovalutata, Luttazzi usa apertamente un linguaggio esplicito e volgare perché intende offendere il perbenismo del suo pubblico. Non a caso dopo uno degli applausi ricevuti ha fatto la battuta “state attenti, Hitler ha cominciato così”. Luttazzi non è accondiscendente con chi lo ascolta, lo vuole colpire duramente per farlo pensare.
    Per questo ieri anche sul blog del fatto si potevano leggere commenti contro Luttazzi per la sua metafora esplicita, ci sono persone non abituate a sentir parlare con naturalezza della sessualità.
    Per questo a mio parere la vera forza di Luttazzi non è solo spiegare le notizie in modo semplice e divertente, ma anche quella di stimolare il pubblico a riflettere in modo critico. Lo fa stare male, oppure un po’ vergognare, arrossire, ma alla fine ridere e liberarsi.

  2. Vege, ma certo, sono d’accordo. Sul mio FB ho scritto che infatti Luttazzi ha anche scagionato il rapporto anale. Credo fosse la prima volta che si descrivesse un rapporto anale così dettagliatamente davanti a un pubblico tanto vasto. Però rimango dell’idea che tra le due cose la maggiore è quella dell’invettiva politica.

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