Dopo i giornali internazionali e quelli italiani, il Vaticano, la Corte Costituzionale, la Presidenza della Repubblica, i sindacati, gli insegnanti, gli avvocati, la Magistratura, i professori universitari, gli studenti, Rai 3, le donne non mignotte e l’UDC, si allarga la lista delle istituzioni “di Sinistra” e “comuniste” che remano contro il nostro luminoso presidente del Consiglio. Adesso nella lista nera è finita anche la Fondazione Premio Nobel di Stoccolma, rea di avere ignorato la candidatura di Silvio al premio Nobel per la pace, e soprattutto di aver premiato un tizio “abbronzato”, avversario del grande amico George. Il complotto è sempre più chiaro e la reazione del Cainano non si farà attendere. Carabinieri circondano tutte le Ikea d’Italia.
Non ho capito il finale, che c’entra l’IKEA? -_-
Il primo caso di Nobel preventivo.
Dai Anelli non ci credo, questa mi è sfuggita, addirittura ce l’hanno con la Fondazione per il Premio Nobel?
Ma da quando ci si candida al premio Nobel? Nel senso da quando ci si auto-candida per il premio Nobel?
No Mick, scherzavo… ma è vero che c’è un comitato italiano di berluscloni che ha candidato il Sultano al premio Nobel per la pace. Curioso che non gli abbiano dato retta, vero?
Ikea è svedese. Premio Nobel si dà a Stoccolma, Fondazione Nobel è svedese… il post è *satira*…
Duh, avevo capito che era satira, ma non avevo fatto il collegamento IKEA→Svezia→Nobel
E comunque potevano almeno dargli un premio per la canzoncina agghiacciante che c’e` sul sito promozionale 😛
ah, eri ironico?
ecco, ma rinunciare e tornare a fare il polemista e/o l’analista? ;-P
p.s. va bene che la Fondazione Nobel è shvedese ma il Nobel per la pace lo si assegna per il tramite dell’Accademia di Oslo, Norvegia. Ah, questi nordamericani che pensano che l’Europa sia tutta uguale… 😉
Le polpette ai mirtilli in effetti hanno un’aria davvero staliniana…
Ostia Sacherfire, hai ragione!!!! Hahahahhahah!!!!
Oscaruzzo, mi sa che Sacherfire ha ragione quando dice che in realtà la fondazione Nobel è norvegese, non svedese 🙂
Io comunque sono sbalordito da quanto ci stiano rosicando i berlusfans.
Ahahahahah!
Oddio, ho le lacrime agli occhi
Paolo B, preventivo? Io penso che glielo abbiano dato per quel fantastico e storico discorso fatto in Egitto, se non erro all’Università di Alessandria, dinanzi alla crema della società musulmana non solo egiziana. Un discorso che ha definito, da parte di un Presidente americano, gli USA come “un grande Paese musulmano”. Una roba mai sentita prima, e di enorme coraggio politico. Anche un po’ eccessiva, a mio modestissimo modo di vedere, ma ne capisco la portata e il senso, nel contesto in questione.
@anelli.
Yunus ha FATTO una banca per il microcredito che coinvolgeva due milioni di persone. Ci ha messo qualche decennio.
Rabin e Arafat hanno firmato i famosi patti. Rabin ci ha rimesso la vita per averlo fatto.
Un avvocatessa iraniana si è battuta per anni per i diritti civili.
Sono tutte persone che hanno fatto. I discorsi sono come le parole su un blog: sono anche carine da leggere, ma non cambiano un gran che.
Posso capire che per gli americani, dopo aver eletto per due volte George Bush, il salto fosse notevole. Ma io non trovo gran che in quello che ha fatto finora.
(Anche perchè, tanto per capirsi, sta semplicemente adeguandosi alla situazione in cui ha un paese militarmente a pezzi, con un immagine internazionale distrutta e con un economia al cui confronto quella italiana è in gran salute. Quando sei così grande e giochi a fare l’amicone di tutti, non è perchè sei diventato un convinto pacifista: è perchè sei tremendamente debole. Quando gli Stati Uniti erano ancora forti, erano gli altri che giocavano a fare gli amiconi con loro).
Paolo, Obama ha FATTO un piano economico in stile New Deal che ha frenato la crisi economica più imponente dai tempi del 1929 e la cosa ha avuto effetti positivi sulle economie dell’intero pianeta. Oltre a questo, la sua semplice elezione è di portata storica e sarà ricordata fra 500 anni sui libri di Storia.
Paolo, sul Nobel a Obama c’è un bell’articolo del principale quotidiano canadese che spiega perché è un premio non precoce. Inizia dicendo:
“young politician, not yet fully tested, makes important and history-altering moves on the international stage – moves whose long-term outcomes remain uncertain – and is surprised to find himself with a Nobel Peace Prize.
That describes Lester B. Pearson in 1957. It describes Barack Obama in 2009.
Mr. Pearson’s role in creating a United Nations peacekeeping force to resolve the first Middle East conflict won him the award six years before he was prime minister. It didn’t change attitudes among Arabs or Israelis, but the Norwegian judges felt it was a symbolically important action that had a good chance of creating lasting peace in the Middle East.”
Il resto qui: http://www.theglobeandmail.com/news/world/obama-deserves-the-nobel/article1319532/
@Anelli
Senti, non è voglia di polemica, ma hai citato motivi che sono stupidaggini. Risolvere una crisi americana fatta e costruita dagli americani non è un grande aiuto alla pace mondiale, anche perchè i motivi che hanno generato quella crisi sono tutti lì (eccessiva flessibilità, finanza speculativa eccetera).
Il New Deal alla Obama sembra un piano fatto da un vecchio DC (debito debito debito) condito con un po’ di salsa verde. Ti faccio notare che comunque gli obiettivi verdi che si pone sono ridicoli: la rete elettrica americana è un colabrodo, e la tecnologia automobilistica è talmente scarsa che hanno dovuto comprare tecnologia dai terroni della Fiat…
La crisi non è stata affatto frenata: è stata nascosta sotto il tappeto facendo debito, ma non puoi risolvere una crisi di debiti facendo altri debiti: stai solo preparando una crisi più grande.
Che l’elezione di un afroamericano negli Stati Uniti sia un evento importante non lo metto in dubbio. Ma allora, a logica, avrei dato il premio agli elettori degli Stati Uniti.
Buffo, è proprio ciò che gli anti-New Deal dicevano delle misure prese da FDR dopo il New Deal. Diciamo che io preferisco fidarmi della Casa Bianca e dei suoi consiglieri economici, Paolo.
Io mi fido abbastanza del mio cervello, e se uno mi racconta che copre un debito facendo un debito più grosso, mi sembra un’idiozia, anche se ha un Phd dato da una scuola americana molto figa.
Il problema americano è un problema (noto, per altro) di deficit commerciale mostruoso. Il paese sta semplicemente consumando molta più ricchezza di quella che produce, e per compensare questo delta e mantenere un minimo di liquidità ha fatto speculazione sugli immobili e le materie prime.
Ora la speculazione è crollata, ma sei al punto di partenza: hai un paese che non produce abbastanza, e sei talmente messo male da dover svendere una delle tue più grandi aziende automobilistiche a quei terroni della Fiat.
Comunque, ti propongo una scommessa: tu vieni spesso in Toscana, se fra un anno questo signore è riuscito a far ripartire davvero l’economia americana, ti offro una fiorentina in un ristorante a Lucca.
Bizzarri, Obama ha già evitato il crollo dell’economia statunitense, evitando il fallimento di Fannie Mae e Freddie Mac (fino a oggi). La fiorentina è già vinta.
Oltretutto, tra i meriti di Obama che contribuiscono al Nobel per la pace – a mio modo di vedere – c’è la recisa lotta all’omofobia, con la trasformazione degli Hate Crimes in reati federali e l’apertura totale dell’esercito ai soldati gay e lesbiche. E’ un contributo per la pace sociale.
@Anelli.
Certo, basta che prendo i debiti di Fannie Mae e Freddie Mac, ci scrivo sopra “questi sono debiti degli Stati Uniti” e ho risolto. Finchè qualcuno non ti domanda se sei veramente in grado di onorare quei debiti.
Praticamente è come se il signor B. avesse preso l’Alitalia, avesse detto “i debiti di Alitalia sono debiti del governo” e poi avesse detto “ora l’Alitalia è risanata”. Anzi no, è esattamente quello che ha fatto.
Quanto agli Hate Crimes, sono sicuramente contento di questo. Ma, IMVHO, è ancora un po’ poco rispetto a un Nobel della Pace.
Ma il premio non lo assegno io.
Bizzarri, tu dici molto spesso cose false. Come quando descrivi ciò che ha fatto il governo nell’affaire Alitalia. Il governo Berlusconi ha impedito la vendita di Alitalia, debiti compresi, ad Air France che voleva comprare a una cifra tre volte superiore. Ha fatto una campagna politica sull’italianità di Alitalia e poi ha venduto Alitalia indovina a chi? Agli stranieri, e per di più proprio ad Air France stessa, non prima di aver abbassato il prezzo di vendita di 3 volte e aver tolto i debiti, messi in una bad company, che pagano i contribuenti italiani. Natualmente, molti elettori di Berlusconi non pagheranno una lira, dal momento che loro eludono o evadono il fisco di abitudine.
Come se non bastasse, Berlusconi e la Lega avevano promesso la rinascita di Malpensa. oggi come oggi Malpensa è passato da hub internazionale ad aeroporto locale, con un crollo di traffico e passeggeri che ha del clamoroso e del mai visto prima. Avevano anche promesso di costruire delle strade e delle ferrovie che portassero a Malpensa. Non sono state nemmeno discusse, non dico appaltate o costruite.
Per fare di tutto ciò un esempio pratico: io sono romano e continuo a poter volare da Toronto a Roma in modo diretto (anche se per un periodo anche il mio volo fu cancellato, grazie al fallimento di Alitalia e il passaggio ad Alitalia CAI) ma se fossi stato milanese o del nord italia, oggi per poter tornare a casa dovrei volare prima su Fiumicino e poi da lì verso Linate, impiegandoci più tempo e a un costo complessivo maggiore. Bell’affare.
@Anelli
Se vuoi litigare a prescindere, facciamo che litighiamo e basta.
A proposito di Alitalia, io ho detto che Berlusconi ha fatto diventare i debiti di Alitalia debiti del governo, e poi ha detto “ora ho risanato l’Alitalia”.
Esattamente quello che ha fatto Obama, solo che lui ha potuto coprire il tutto emettendo ulteriori titoli di stato (e aprendo ancora di più la voragine del debito pubblico statunitense). L’Italia è molto più limitata in questa operazione.
Quanto a tutto il resto, posso anche essere d’accordo, ma non era il mio punto.
Bizzarri, sul parallelo tra Alitalia e Fannie Mac non siamo d’accordo, ma non perché abbiamo idee politiche diverse, bensì perché tu non hai tutti gli elementi della realtà e la pieghi a tuo piacimento. E’ inutile discutere, a questo modo.
@Anelli
Come no. Mi dici gli elementi che non ho e che ho piegato a mio piacimento?
Giusto così, per vedere che non citi a vanvera.
Come no, Bizzarri: la questione Alitalia, la questione pompino, l’intero concetto che Berlusconi è solo un “normale” imprenditore italiano che fa dei “normali” reati come chiunque altro al suo posto. E’ la vecchia teoria di Bottino Craxi: tutti colpevoli, nessun colpevole.
@Anelli.
Se non funziona espandilo, vero? Se non sai rispondere puntualmente a un’obiezione, basta allargare il discorso cercando di mandare tutto in vacca.
Io ho detto che Obama ha nazionalizzato i debiti di Fannie Mae.
E’ vero o no?
Io ho detto che Berlusconi ha nazionalizzato i debiti di Alitalia.
E’ vero o no?
Io posso portare prove delle mie affermazioni (la seconda la darei per scontata, visto che è esattamente la stessa cosa che sostieni anche tu).
Vede Bizzarri, la sua disonestà intellettuale è sconfinata proprio perché lei fa delle domande che fanno finta di ignorare gli elementi base.
Obama ha nazionalizzato i debiti di FM e FM? Certo, MA NON AVEVA UNA AIR FRANCE CHE SI OFFRIVA DI COMPRARE QUEI DEBITI E DI RILANCIARE LE DUE COMPAGNIE AL POSTO DELLO STATO AMERICANO. Se non fosse intervenuto Obama, Fm e Fm sarebbero fallite, perché non c’era alcun altro compratore, scatenando una Grande Depressione 2 che avrebbe avuto influssi anche sulle tasche sue e mie.
Berlusconi, invece, ha fatto una campagna elettorale sull’italianità di Alitalia, ha costretto il precedente governo a rifiutare l’offerta di Air France, ha vinto le elezioni su quella parola d’ordine “Alitalia italiana! Malpensa hub!” e poi ha fatto esattamente l’opposto: ha venduto ad Air France a UN TERZO del prezzo iniziale e GLI HA TOLTO I MILIARDI DI DEBITI CHE HA NAZIONALIZZATO SUI CONTRIBUENTI ITALIANI.
Le cose sono due: o lei è profondamente disonesto intellettualmente, oppure lei è un ingenuo di dimensioni epocali.
@Anelli.
Guarda, te lo ripeto, insultare il tuo avversario non è utile per confutarne gli argomenti. Si tratta di attacchi “ad personam”, che poco dovrebbero far parte di una discussione.
Faccio notare che inoltre io non posso essere disonesto: il blog non è mio, io lascio qui i messaggi e i miei argomenti restano scritti.
Dunque, abbiamo stabilito che Obama ha nazionalizzato i debiti di FM, come ha fatto Berlusconi con l’Alitalia.
Come dici tu stesso, questa era l’unica cosa che potesse fare per salvare la sua economia; e lo ha fatto facendo altro debito (ossia, facendo esplodere il debito pubblico americano).
Questo per te rappresenta un merito da Nobel.
Io sostengo che ha nascosto la polvere sotto il tappeto: i debiti di prima ci sono ancora, insieme a tutti gli altri. Il PIL scende, la disoccupazione sale, eccetera eccetera eccetera. Prima o poi qualcuno domanderà ad Obama come pensa di fare a pagare i debiti che ha contratto.
E allora la mazzata sarà molto più forte, perchè i problemi dell’economia americana sono tutti lì, e nessuno li ha nemmeno cominciati ad affrontare.
Bizzarri, noi la discussione la piantiamo qui perché lei argomenti non ne ha e discute come fanno i disonesti: prende solo quello che le fa comodo ed evita accuratamente il riferimento al contesto. Lei sta affermando che l’operazione Alitalia sia analoga all’operazione Fannie Mae e Freddie Mac, e questo è FALSO, per i motivi lungamente esposti e spiegati.
Oltre a questo: la giuria del Premio Nobel ha ricevuto la candidatura di Obama e quella di Berlusconi quale premio Nobel per la pace: uno dei due ha vinto, l’altro ha perso. Non sta a lei giudicare la giuria, non sta a me giudicare la giuria. Solo accettare la realtà.
Fine del dialogo.
diciamocelo schiettamente: non ha anocra fatto niente per meritarselo. un premio assegnato così invece che aiutarlo può metterlo solo in difficoltà
Obama: un Nobel sulla fiducia. Meritata?