14 pensieri su “Coloreria italiana – pubblicità intelligenti”
Non lo so, come donna la prima mi è piaciuta molto, e ho riso tanto.
La seconda un pò meno,molto meno.
Vabbè, cose da blog.
Un abbraccio
grandiose entrambe!
io invece da uomo, e da gay, ho riso molto della seconda.
Luce, qualche brutto ricordo dentro una lavapanni?
La seconda dipende dal punto di vista. Ovvio che il gay apprezzi e la femminista no.
Comunque quando sono andate in onda? Non me le ricordo…vabbè che per quanto guardo la tv…
Andrew, mi sa che sono pubblicità nord americane. Come puoi pensare che siano italiane???
non sono italiane? Perché, a parte la marca, anche la rivista “Ragazze focose” del secondo è in italiano… cmq divertenti! 😀
Vege, ma no, infatti lo slogan finale è in inglese. Ma voi non vi accorgete dall’atmosfera autoironica e femminista che queste pubblicità non possono essere italiane? Sono state partorite da una mente che vive in una società aperta e dove tutti sono uguali, non vi pare chiaro? A me del tutto. Anche il titolo della rivista è solo in apparenza giusto: in italiano non si mette la maiuscola all’aggettivo.
…Scì, ma se ti infilo nella lavapanni esce Usain Bolt? Quasi quasi…
Siccome ti leggo come un libro aperto, so già che stai pensando: “perchè non ti ci infili tu nella lavapanni per vedere se esce Usain?”. Semplice: per stazza non c’entro 🙂
Se deve uscire il mio opposto, esce Usain Bolt, ma con un cazzetto piccolo così, disse il Lord.
Caro Sciltian,la secondanon mi è piaciuta perchè sinceramente immaginavo che dalla lavapanni uscisse una bella svedese e non il bel camuso, per coerenza e par condicio
Sarà banale ma visto il giornaletto allusivo carino che leggeva il meschino, mi è sembrato non coerente il cioccolatino, tutto qui; a meno che si volesse dire che il meschino è un gay e quindi il suo sogno è quello del bel maschietto. E poi non mi è piaciuta l’idea finale “quello che le donne vogliono”…perchè la lavatrice “magica” non la possono usare anche i maschietti?
Niente brutti ricordi dalla lavapanni, solo gusti personali sulla capacità di far sorridere.
Un abbraccio
sciltian, se ti dico che la prima è uscita per breve tempo in italia e la seconda no, ci trovi qualcosa di strano?
La prima è stata trasmessa dalla TV in Italia l’anno scorso. Ricordo anche le reazioni delle mie colleghe. La seconda invece, non l’ho mai vista.
I tizi sembrano più italiani che americani, ma la lavatrice con apertura dall’altro da noi non si usa quasi per niente…
Non lo so, come donna la prima mi è piaciuta molto, e ho riso tanto.
La seconda un pò meno,molto meno.
Vabbè, cose da blog.
Un abbraccio
grandiose entrambe!
io invece da uomo, e da gay, ho riso molto della seconda.
Luce, qualche brutto ricordo dentro una lavapanni?
La seconda dipende dal punto di vista. Ovvio che il gay apprezzi e la femminista no.
Comunque quando sono andate in onda? Non me le ricordo…vabbè che per quanto guardo la tv…
Andrew, mi sa che sono pubblicità nord americane. Come puoi pensare che siano italiane???
non sono italiane? Perché, a parte la marca, anche la rivista “Ragazze focose” del secondo è in italiano… cmq divertenti! 😀
Vege, ma no, infatti lo slogan finale è in inglese. Ma voi non vi accorgete dall’atmosfera autoironica e femminista che queste pubblicità non possono essere italiane? Sono state partorite da una mente che vive in una società aperta e dove tutti sono uguali, non vi pare chiaro? A me del tutto. Anche il titolo della rivista è solo in apparenza giusto: in italiano non si mette la maiuscola all’aggettivo.
…Scì, ma se ti infilo nella lavapanni esce Usain Bolt? Quasi quasi…
Siccome ti leggo come un libro aperto, so già che stai pensando: “perchè non ti ci infili tu nella lavapanni per vedere se esce Usain?”. Semplice: per stazza non c’entro 🙂
Se deve uscire il mio opposto, esce Usain Bolt, ma con un cazzetto piccolo così, disse il Lord.
Caro Sciltian,la secondanon mi è piaciuta perchè sinceramente immaginavo che dalla lavapanni uscisse una bella svedese e non il bel camuso, per coerenza e par condicio
Sarà banale ma visto il giornaletto allusivo carino che leggeva il meschino, mi è sembrato non coerente il cioccolatino, tutto qui; a meno che si volesse dire che il meschino è un gay e quindi il suo sogno è quello del bel maschietto. E poi non mi è piaciuta l’idea finale “quello che le donne vogliono”…perchè la lavatrice “magica” non la possono usare anche i maschietti?
Niente brutti ricordi dalla lavapanni, solo gusti personali sulla capacità di far sorridere.
Un abbraccio
sciltian, se ti dico che la prima è uscita per breve tempo in italia e la seconda no, ci trovi qualcosa di strano?
La prima è stata trasmessa dalla TV in Italia l’anno scorso. Ricordo anche le reazioni delle mie colleghe. La seconda invece, non l’ho mai vista.
I tizi sembrano più italiani che americani, ma la lavatrice con apertura dall’altro da noi non si usa quasi per niente…